© Riproduzione riservata
Un bagno o un lago di Whisky, decidete voi, quello che è certo che la prima edizione della Whisky Week andata in scena sul lago di Como è stata un successone. Buona la prima come si dice in questi casi, il momento topic dell’evento è stato il gran finale a Villa Revel Parravicini domenica 29 agosto che ha chiuso la prima spirit week con grande soddisfazione da parte degli organizzatori di Whisky Club Italia. “Sono molto contento della riuscita dell’evento- racconta Claudio Riva- per noi è stata la prima volta di una kermesse di questo tipo con il pubblico di appassionati di whisky e le aziende. E’ stata una scommessa vinta, a partire dalla location di questa bellissima villa sul lago, Como ha risposto bene segnale che anche nelle città di provincia si possono organizzare manifestazioni di questo tipo. E poi le aziende, non ci aspettavamo un riscontro così positivo sin da subito, abbiamo dovuto chiudere le adesioni perché non ci stavamo più, mentre stati più di 400 gli ingressi contingentati dei partecipanti”.
Tanti i momenti interessanti della giornata, con braccialetto e gettoni e la possibilità di degustare alcune chicche di whisky ai banchetti dentro le sale di Villa Parravicini, con diverse sfumature e stili dai grandi paesi produttori come Scozia, Irlanda, Usa, le nuove frontiere come il Giappone, l’Italia e tanto altro ancora. All’esterno un bellissimo giardino all’inglese dove era possibile degustare anche degli ottimi cocktail, whisky sour in testa, miscelati perfettamente dai ragazzi del Fresco Cocktail Shop, uno dei locali più in voga in città. Anche l’affaccio sul lago di Como non è stato sottovalutato, official water dell’evento Acqua Chiarella che sgorga sulle pendici che sovrastano il lago ed ha aiutato a pulire bicchiere e bocca tra un assaggio e l’altro, mentre la domenica pomeriggio spazio a degustazioni in motoscafo dove abbiamo incontrato Davide Terziotti. “Gli eventi della settimana nei locali sono andati sold out, domenica ci siamo divertiti nel proporre delle degustazioni diverse come quella in motoscafo sul lago, mentre il giorno prima eravamo saliti in cielo in elicottero. Sono state tante circostanze fortuite che ci hanno consentito di organizzare la prima Whisky Week, dal bel tempo a una location unica grazie a un colpo di fortuna. Ora godiamoci questo successo e pensiamo al prossimo evento”. Whisky Club Italia conta oltre 16.000 iscritti su tutto il territorio nazionale, sono stati oltre 200 gli appuntamenti di degustazione online in piena pandemia, numeri che hanno convinto la coppia di fondatori del club Claudio Riva e Davide Terziotti ad osare di più. Ora che la Whisky Week è ormai diventata una realtà si pensa già alla prossima tappa, appuntamento a Treviso il 23 e 24 ottobre se la situazione legata al Covid lo consentirà. A Como si entrava solo con il Green Pass, all’interno espositori e pubblico con la mascherina. Ecco alcuni dei nostri migliori assaggi che abbiamo fatto alla Whisky Week di Como.
Daftmill
“From grain to glass”, da produttori di malto d’orzo a produttori di whisky. Non un passaggio scontato ma quello che successo a Daftmill, dall’idea iniziale di coltivazione dei campi e le attività di una vera e propria azienda agricola. La fattoria produce infatti un ottimo orzo che viene venduto quasi in toto ad altre distillerie. Nel 2005 viene aperta la distilleria di proprietà, che lavora solo per 2 o 3 mesi l’anno, praticamente quando non si lavorano i campi. Con gli scarti della lavorazione del malto viene alimentato l’alambicco, il Daftmill 2009 Summer Release è un single malt Scotch whisky distillato nell’estate del 2009, con orzo di qualità Optic, e invecchiato per 11 anni in un mix di botti ex-bourbon (tre) e una botte first fill ex-sherry Oloroso, prima di essere imbottigliato nel 2020 al classico 46% vol. senza aggiunta di coloranti e senza essere filtrato a freddo in 1875 bottiglie totali, di cui solo 150 bottiglie in distribuzione in esclusiva nazionale con Pallini, una vera e propria chicca.
Texas Rye Whisky Balcones
Balcones Texas Rye è prodotto con 100% Rye, ovvero segale di quattro varietà diverse. Il mash inizia con Elbon Rye originario del nord del Texas al quale si aggiunge Crystal, Chocolate e Rosted Rye per aggiungere ulteriore complessità, ricchezza e dolcezza. Il tutto ovviamente distillato in Pot Still. Al naso ha intensi aromi di botte tostata, pane, tè nero, pepe e cuoio mescolate a note di cioccolato. Al palato è cremoso e speziato con note di caffè. Un prodotto inserito dal catalogo di Ghilardi Selezioni da circa un annetto che crede che una delle prossime frontiere per il Whisky sia proprio lo stato del Texas, etichette dall’ottimo rapporto qualità prezzo.
Elijah Craig
Il marchio porta il nome del reverendo Elijah Craig, l’uomo che ha scoperto il metodo per creare un vero Kentucky Bourbon utilizzando casualmente botti che erano state carbonizzate in un incendio e da quel momento è cambiata la storia del bourbon. Elijah Craig Small Batch viene prodotto in piccoli lotti, vengono infatti utilizzate solo 200 piccole botti. Color rame brunito, Elijah Craig ha aromi di vaniglia, menta e frutta dolce. Al gusto è particolarmente morbido con accenni di spezie e noce moscata. Il finale è dolce e leggermente affumicato, in Italia con Onestigroup.
Westward Whiskey
“Minimal distilling”, questa la filosofia della distilleria Westward, fondata nel 2004 a Portland, in Oregon, uno degli stati al top della gastronomia nel food&beverage made in Usa. Westward è uno dei single malt americani più premiati al mondo e arriva dall’America del Nord Ovest, infatti il nome Westward significa letteralmente “verso ovest”. Thomas Mooney e Christian Krogstad sono i due pionieri hanno pensato al loro single malt sedici anni fa, ispirati dalla cultura, dal clima e dagli ingredienti naturali dell’America del Nord Ovest, creando solo dopo il famoso Aviation Gin. A Como con Rinaldi 1957 abbiamo assaggiato sia la versione base del Single Malt oltre che il Westward American Single Malt Pinot Noir Cask, affinato nelle botti di Pinot Noir dell’Oregon e il Westward American Single Malt Stout Cask, affinato in botti che contenevano birra stout. Ci sono piaciuti, anche perché la degustazione in motoscafo in mezzo al lago di Como con un cicerone d’eccezione come Walter Gosso ha un sapore diverso.
Clonakilty Distillery
Uno stile di Whisky irlandese un whiskey, con una tripla distillazione di un single malt invecchiato 10 anni e un grain di 8 anni. Al bando di Spirits&Colori la novità è rappresentata da Clonakilty Distillery che con i suoi alambicchi in rame, regala whiskey irlandesi morbidi ed eleganti fatti in piccoli lotti. Particolarità la provenienza dell’acqua per il taglio degli whiskey che arriva da profondi pozzi storici, mentre si utilizza orzo particolare prodotto in un microclima dove dominano nebbie, pioggia gli influssi dell’Oceano Atlantico che danno una nota marittima unica.
© Riproduzione riservata