Lavazza chiude l’esercizio 2010 con ricavi netti per 1.146,8 milioni di euro, contro 1.093 del precedente esercizio, un margine l’Ebitda di 145,4 milioni di euro rispetto ai 168 milioni dell’esercizio precedente ed un utile netto consolidato di 21,5 milioni di euro rispetto ai 43,8 milioni del 2009. Nella stessa Assemblea che ha approvato il bilancio è stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione con la nomina di Antonio Baravalle quale nuovo Amministratore Delegato della società piemontese.
Alla crescita del fatturato del 4.9% ( da 1.093 milioni di euro nel 2009 a 1.1476,8 milioni nel 2001) corrisponde una riduzione della redditività dovuta ai forti rialzi del caffè crudo. Il prezzo del caffè verde all’origine infatti è cresciuto di oltre il 50% in un anno. Anche i primi mesi del 2011 hanno confermato questa tendenza. L’utile netto è sceso da 43,8 a 21,5 milioni proprio per il perdurare degli aumenti del caffè verde, ma in parte anche per l’effetto delle partecipazioni societarie all’estero di recente acquisizione, ancora in fase di assestamento. E’ aumentata la quota di mercato in Italia (48,1% a valore nel mercato retail – Nielsen). Dal punto di vista finanziario, l’anno si chiude con un saldo di cassa pari a circa 245 milioni di euro rispetto ai 480 milioni dello scorso anno: i 235 milioni di differenza sono serviti a finanziare le acquisizione di Ercom in Italia, di Coffice in Argentina, della bulgara Onda e il 6% dell’americana Green Mountain Coffee Roasters. Lavazza nel 2010 ha inoltre voluto rinsaldare il legame con il proprio territorio d’origine, da una parte dando il via all’ambizioso progetto architettonico del nuovo centro direzionale a Torino e, dall’altra, inaugurando a Settimo Torinese l’Innovation Center, area dedicata alla ricerca e all’innovazione. “I primi mesi del 2010 – spiega Alberto Lavazza – confermano le preoccupazioni espresse nel corso del 2010, in quanto il caffè ha fatto registrare, proprio in apertura di anno, aumenti record e in seguito si è mantenuto su un livello di borsa decisamente molto alto”.