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Lavazza prevede di chiudere il bilancio 2010 in linea con l’anno precedente, con un fatturato stimato intorno ai 1.130 milioni di euro ed un risultato operativo gestionale in linea con lo scorso anno, nonostante i rialzi della materia prima che sono proseguiti anche nei mesi finali del 2010. Di fronte a una situazione di mercato che non dà segnali di inversione di tendenza, spiega Gaetano Mele (AD di Lavazza) “l’azienda sarà costretta a rivalutare i listini con decorrenza gennaio 2011. Un adeguamento inevitabile che recupera solo in parte l’aumento di costo della materia prima che l’azienda sta subendo”.
(nella foto: Gaetano Mele, Amministratore Delegato Lavazza)


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A caratterizzare l’esercizio che si chiuderà il 31 dicembre, alcune importanti operazioni che coronano l’intensa politica di espansione avviata dall’azienda torinese negli ultimi anni, culminata con il recente ingresso nel capitale dell’americana Green Mountain Coffee Roasters, di cui Lavazza Ha acquistato in agosto circa il 7% per un controvalore di 250 milioni di dollari. Parallelamente all’ampia politica di sviluppo, che ha anche visto le acquisizioni dell’italiana Ercom, della catena di coffee shop Onda in Bulgaria e della società argentina Coffice, Lavazza nel 2010 ha rinsaldato il legame con il proprio territorio d’origine, dando il via da una parte all’ambizioso progetto architettonico del nuovo centro direzionale e, dall’altra, inaugurando l’Innovation Center, area dedicata alla ricerca e all’innovazione. “Il 2010 è stato un anno dinamico e caratterizzato da importanti decisioni strategiche – commenta Gaetano Mele, Amministratore Delegato Di Gavazza – Grazie ad un’attenta gestione e ad una profonda opera di razionalizzazione siamo riusciti a mantenere volumi sui livelli degli anni passati, operazione non facile vista la crisi internazionale e il cospicuo aumento del costo del caffè verde, specie nel secondo semestre dell’anno”.

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In un contesto economico critico a livello globale, l’azienda ha infatti dovuto far fronte a un forte rialzo dei costi del caffè crudo, che è cresciuto del 40% tra giugno e ottobre 2010, ed in novembre ha fatto registrare un ulteriore incremento del 15%, con punte fino al 20%. Le cause di tali aumenti sono da ascrivere alle forti azioni speculative, in quanto non si sono verificati né fenomeni meteorologici né altre turbative di mercato tali da influire sulla qualità e quantità dei raccolti e quindi sul costo finale della materia prima. Per tutto il secondo semestre del 2010 le scorte e l’attuazione di efficaci politiche di controllo dei costi interni hanno permesso a Lavazza di rinviare l’aumento dei prezzi al consumo. “Nel 2011 – ha anticipato Mele – il nostro principale obiettivo sarà quello di mantenere la leadership in Italia E migliorare i risultati a livello internazionale, consolidando sul piano sia organizzativo che commerciale le acquisizioni portate a termine negli ultimi anni”.

NEWS DI COMPLEMENTO:

L’operazione Green Mountain Coffee Roasters
www.beverfood.com/v2/news+article.storyid+2730+keywords+lavazza.htm

L’operazione soffice
www.beverfood.com/v2/news+article.storyid+2551+keywords+lavazza.htm

L’operazione Onda coffee Break
www.beverfood.com/v2/news+article.storyid+2501+keywords+lavazza.htm

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