Colpo di scena nella vendita dei caffè francesi L’Or e Grand’Mère. Secondo diverse fonti, i proprietari dei due marchi, l’americana Mondelez e l’olandese DEMB (rispettivamente n. 2 e 3 nella classifica mondiale dei produttori di caffè, ora impegnati a realizzare una megafusione da 5 miliardi di dollari), hanno infatti scelto come acquirente il gruppo Lavazza. Secondo queste fonti, come rileva il quotidiano Les Echos del 6.01.15, il gruppo piemontese avrebbe offerto intorno ai 600 mio € di euro, poco meno di dieci volte l’EBITDA consolidato dei due marchi Gold e Grand’Mère, che realizzano insieme circa 300 milioni di euro di fatturato annuo.
Lavazza, quindi, dovrebbe spuntarla contro una dozzina di candidati che avevano manifestato interesse all’acquisizione, come diversi Fondi d’Investimento, l’italiana Segafredo Zanetti, il gruppo israeliano Strauss e il gruppo giapponese UCC. Lavazza è presente in 90 paesi, con 17 miliardi di tazzine erogate ogni anno in tutto il mondo. Negli ultimi anni, il gruppo italiano ha intrapreso una strategia di crescita per linee esterne, entrando ad esempio nel capitale dell’americana Green Mountain Coffee Roaster. Con l’arrivo di Antonio Baravalle (CEO del gruppo), Lavazza si è sbarazzata di una serie di acquisizioni non profittevoli ed è tornata a macinare profitti.
Baravalle ha recentemente dichiarato a Il Sole 24 Ore: “L’obiettivo è di arrivare nei prossimi anni a 2 miliardi di euro di fatturato, raddoppiando i ricavi all’estero: il minimo per poter partecipare al processo di consolidamento globale del settore». Lavazza ha chiuso il 2013 con ricavi consolidati per 1,34 miliardi di euro (+0,7%), un Ebitda in crescita da 176,9 a 245,7 milioni di euro ed un saldo di cassa migliorato da 288 a 387 milioni di euro. Quest’ultimo dato indicherebbe la capacità del gruppo piemontese di poter programmare l’acquisizione francese con mezzi propri.