Un packaging unico al mondo ad inneggiare ai terrazzamenti vitati: è l’innovativa proposta di Plozza che ha vestito il nuovo vino “Cinquanta | 50″ con un’etichetta in sasso unica nel suo genere, quasi a riproporre lo stupore suscitato dalla vista dei secolari muretti a secco che sostengono i ronchi vitati.
Quello valtellinese è infatti un panorama unico al mondo, con oltre 2’500 km di vigne inerpicate a terrazzi sui fianchi della montagna. “Con il “Cinquanta | 50″ l’azienda Plozza, – dichiara la stessa azienda che opera nel tiranese – consapevole che i grandi vini non sono mai avulsi dalla realtà in cui nascono, consolida il suo attaccamento alla terra, elemento fondante e avvalorante della realtà valtellinese.
Andrea Zanolari, direttore della casa vinicola, ha così dichiarato a ilgrigione.ch/ 2421 «In questi anni abbiamo sempre cercato di sperimentare, soprattutto con i materiali. L’etichetta tradizionale, per quanto bella possa essere, ha sempre un supporto di carta. Noi abbiamo provato a cambiare: la placchetta di ottone per il Nº1 – Numero 1, l’oro per il 24K, l’alluminio per l’Intrigo, il titanio per la Sauber F1, il legno per lo 098… All’inizio non è mai facile, perché quando si ha un’idea bisogna verificare che sia anche fattibile. In questo caso, ci sono voluti due anni per trovare prima di tutto un’azienda interessata e che fosse disposta a mettersi in gioco e poi per mettere a punto il progetto. La nostra fortuna è di avere trovato sempre le persone giuste, che hanno capito l’idea e che hanno avuto voglia di provarci, anche nell’incertezza dei risultati…». “Il Cinquanta | 50 – conclude l’azienda – è vino territoriale, di roccia, frutto di una produzione eroica più impegnativa e gravosa di ogni altra – è un blend che unisce la freschezza del Valtellina con la struttura dello Sforzato, nella misura appunto del 50% e 50%”.
Fonti: www.intornotirano.it/cronaca/la-plozza-veste-il-suo-nuovo-vino-con-unetichetta-in-sasso/ – ilgrigione.ch/notizia.asp?id_articolo=2421
PLOZZA
Plozza è un’azienda moderna e dinamica nata nel 1919, con una produzione annua di circa 350.000 bottiglie, contraddistinta da una forte predisposizione all’innovazione – tendenza che, nel lontano 1946, ha portato l’azienda ad essere la prima a commercializzare il vino valtellinese per antonomasia – lo Sforzato – e che spinge oggi l’azienda a proporre prodotti sempre più ricercati, con soluzioni di pregio anche nel packaging. Nel 2000 la Plozza Vini ha deciso di abbandonare i vecchi serbatoi in calcestruzzo per passare ai fermentini in acciaio di ultima generazione, per la prima fase dopo la pigiatura, e alle botti di castagno, a quelle di quercia o alle barrique per la fase di maturazione. La Plozza si impegna a produrre vini dal sapore nuovo e che sanno distinguersi, contribuendo così a migliorare l‘immagine dei vini di Valtellina.” LOZZA WINE GROUP: il gruppo accomuna quattro aziende ricche di tradizione e con un’adeguata competenza settoriale: nella vinificazione propria oppure nel commercio di prodotti provenienti da tutte le regioni del mondo. Oltre alla Plozza Vini, il Plozza Wine Groupe è composto da Cottinelli Weinbau Malans, Kaufmann Weine Davos e Romedi Weine Madulain.
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