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Lei, lui, Firenze: Campari omaggia l’Italia e il Conte Camillo con una “Negroni Week” indimenticabile


@Martino Dini

Lei, lui, Firenze. Sarà la festa di San Giovanni, sarà l’estate alle porte, sarà l’entusiasmo portato in città dalla “Negroni Week” (24-30 giugno). Non ce ne voglia Brunori Sas, ma il connubio tra l’azienda Campari (lei), il Negroni (lui) e Firenze non è mai stato così intrinseco.

Dal dono, elargito a tutti i fiorentini, della targa commemorativa del Negroni, proprio su quelle stesse mura che circondavano il Caffè Casoni in cui il Conte Camillo ideò il cocktail con la collaborazione di Fosco Scarselli nel 1919 (angolo tra Via Tornabuoni e Via della Scala), alla scelta non certo casuale di riconfermare il suo cuore pulsante – l’accogliente e rosseggiante Campari Truck – nello spettacolare Piazzale Michelangelo. Passando per l’accurata selezione dei locali partecipanti alla rassegna, ma anche degli anfitrioni per i tanti addetti ai lavori accorsi in città durante i “Negroni Tour”, veri e propri percorsi di orientamento sul Negroni tra cocktail bar, bar d’aperitivo o ristoranti (ci riferiamo, in primis, alla deliziosa cena inaugurale svolta al Locale o all’elegante degustazione di drink nel salone del Winter Garden Bar al St. Regis). Fino alla “chicca” del curioso pairing cibo-cocktail-profumi realizzato all’interno della suggestiva Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella grazie alle special guest firmate Flavio Angiolillo, Samuele Ambrosi e Riccardo Marinelli, pluripremiati barmen che hanno saputo sorprendentemente abbinare i prodotti Campari alla nobile linea di liquori della Farmacia. Diciamoci la verità: con tutto questo (e molto altro ancora), Campari stavolta si sta davvero superando.

@Martino Dini

Merito del fiuto e della sapiente organizzazione della Media Trade & Special Event Manager, Patrizia Beretta, così come dell’instancabile lavoro dello staff giovane, ambizioso ed estremamente preparato di Campari Academy. Ma soprattutto del concept di base di questo marchio leader nell’industria del beverage: l’italianità. Una tradizione, una filosofia, un motto che permea Campari fin dall’origine dei tempi e che non poteva che legarsi alla perfezione con la tradizione di Firenze, con l’orgoglio dei suoi abitanti e con la storia del Negroni. Asse che Campari ha capito e valorizzato all’interno di una “Negroni Week” che è ormai diventata un must del giugno fiorentino e non solo: tra il Campari Truck all’ombra del David di Michelangelo, la promozione di un bere di massima qualità e i suoi imperdibili eventi…

@Martino Dini

Il cocktail italiano per eccellenza, d’altronde, è nato, cresciuto e diventato grande proprio a Firenze. Prima di mettere le ali e spiccare il volo verso i più prestigiosi banconi internazionali, come raccontato nel dettaglio dal “Guru” del Negroni Luca Picchi in una delle interessanti masterclass che hanno avuto luogo in questi giorni, provando e riuscendo a trasmettere le ragioni storiche dell’immortalità del drink che nel 2019 festeggia non accidentalmente il suo 100° compleanno. Un drink (lui) che ha proprio in Campari un ingrediente essenziale tanto nella sua ricetta originale quanto negli svariati twist contemporanei, e pure un fan speciale, una parente appassionata (lei) che sul suo roseo avvenire ha scommesso fin da subito.

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