La caffeina è il più noto dei principi attivi contenuti nel caffè. Il nome chimico è 1,3,7 – trimetilxantina. La caffeina appartiene alla famiglia degli alcaloidi purinici come la teofillina (del thè), la teobromina (del cacao) e la guaraniana (del guaranà). La caffeina è una sostanza dal sapore amaro ma la sua caratteristica più importante, quella che l’ha resa nota, è la sua attività stimolante sul sistema nervoso centrale , la repirazione e sul tono del cuore. Per queste sue qualità è utilizzata spesso nella preparazione degli energy drink, ma anche in alcune bibite gassate come la cola o le gazzose al caffè. Isolata dal chimico tedesco Ferdinand Runge nel 1820, la caffeina ha, a dosi elevate (non quelle di una tazzina di caffè), proprietà antidolorifiche. La vita della caffeina nel nostro organismo è breve e non vi è pericolo di accumulo. Assorbita a livello gastrointestinale, raggiunge – dopo 15-45 minuti – la sua massima concentrazione nel sangue, quindi diminuisce gradatamente scomparendo dopo poche ore.