Il mercato del vino è sempre più internazionale e anche la kermesse enologica veronese, Vinitaly 2013, accende i riflettori sul futuro del vino italiano per quanto riguarda l’export, con un particolare focus sul mercato cinese, che oggi rappresenta una nuova frontiera per i produttori, con il convegno “The Chinese wine market: statistics and new regulations – what is the future for Italian wines in China?”, che si terrà l’8 aprile alle ore 10.00 presso la Sala Salieri e al quale interverrà anche Pierpaolo Cielo (cfr foto a fianco) che, in qualità di responsabile export, porterà all’attenzione del pubblico e degli operatori l’esperienza diretta del vino Freschello che dal 2005 riveste un ruolo di rilievo in questo mercato. La cantina veneta avvalendosi di un partner affidabile sul territorio, ha potuto consolidare anno dopo anno il suo giro d’affari, confermandosi prima cantina italiana più venduta nel mercato cinese con il Freschello, che ha anche il primato di vendite in Italia nella GDO per i vini in bottiglia da 0,75l.
“Questo mercato offre sicuramente grandi opportunità di volumi in prospettiva, ma le difficoltà non sono mancate, infatti non è stato facile introdurre il nostro brand in un contesto dove il 60% è rappresentato da solo tre etichette nazionali – sottolinea Pierpaolo Cielo, responsabile export di Cielo – siamo stati molto fortunati a trovare un partner che comprendesse le nostre reali esigenze e ci aiutasse a promuovere il Freschello con le logiche di consumo di quel paese, senza però snaturarlo, calandolo in una cultura enologica molto diversa dalla nostra”. Sull’onda del successo nel mercato cinese, un trend positivo si è registrato nel 2012 in tutti i mercati export, che hanno raggiunto risultati davvero significativi: rappresenta infatti il 45% del volume d’affari dell’intera società e solo nell’ultimo anno ha registrato una crescita del 20%, determinata soprattutto dall’apertura positiva verso mercati in espansione quali Stati Uniti, Germania e Russia. Un successo dettato anche dal particolare assetto societario che caratterizza l’azienda Cielo e Terra – Gruppo Cantine Colli Berici e che permette di offrire vini dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, mediante una filiera corta e controllata. La cantina berica è il primo caso in Italia di joint venture tra un’azienda a conduzione familiare e una cantina sociale. Nel 1999, infatti, la già affermata cantina Cielo SpA, ha aperto la partecipazione azionaria alla Cantina Cooperativa Colli Berici, che oggi possiede il 51% delle quote societarie. Dalla sigla di quell’accordo, è nata l’attuale Cielo e Terra – Gruppo Cantine Colli Berici, un’idea di cooperazione destinata ad allargarsi, quando nel 2006, per rispondere alle richieste di un mercato sempre più in espansione, è divenuta partner della cooperativa di secondo grado Consorzio Collis Veneto Wine Group: un colosso da 110 milioni di litri, che da solo rappresenta il 15% della produzione vitivinicola veneta.
INFOFLASH/CIELO E TERRA
Fondata nel 1908, Cielo e Terra – Gruppo Cantine Colli Berici SpA ha sede a Montorso Vicentino (VI) e conta 60 dipendenti. L’azienda ha scelto di perseguire un progetto di filiera corta e controllata volto a garantire la miglior qualità per tutti i suoi marchi. La maggior parte dei vini è infatti prodotta con uve coltivate in un raggio di 30 km giacché le Cantine Cooperative dei Colli Berici posseggono oltre 3.000 ettari di vigneti fra Vicenza e Verona. L’impegno per la qualità dei suoi vini è strettamente legato al desiderio dell’azienda di valorizzare l’ambiente della zona dei Colli Berici e di perseguire le soluzioni più adatte al rispetto e alla tutela dell’ambiente. L’adozione delle nuove bottiglie BD ECO rafforza ulteriormente l’impegno aziendale in materia ambientale. L’azienda è leader di mercato nella Grande Distribuzione Organizzata nel settore vino in bottiglia con la linea di vini leggeri Freschello. Realizza all’estero il 45% del proprio fatturato con esportazionein oltre 43 Paesi, +info: www.cieloeterravini.com