Automazione, personalizzazione, interattività e design: sono queste le strade che sta prendendo l’innovazione delle macchine da caffè, cuore pulsante e, letteralmente, “deus ex machina“ di ogni bar che offra ai clienti una tazzina di espresso fumante. Sono loro le protagoniste della rivoluzione del gusto in corso, che diffondono cogliendo le esigenze dei nuovi mercati.
Da un lato ad esempio avanzano le super-automatiche, che hanno reso accessibile la preparazione di una tazzina di qualità anche in Paesi senza una tradizione radicata di consumo e, quindi, una preparazione degli operatori.
L’hi-tech, come avviene del resto in tutti i settori, sta rimescolando le carte in tavola: «Nel settore delle macchine tradizionali vediamo una forte attenzione al design e all’innovazione tecnologica – ragiona Chris Salierno, Responsabile Marketing di La Marzocco –. In particolare l’interconnessione con altri apparecchi, come il macinacaffè, o interfacce intuitive come i touch screen. Notiamo anche una grande enfasi sull’ergonomia e le possibilità di personalizzazione e customizzazione. In parallelo, si nota anche una rinnovata attenzione al ruolo del barista, ad esempio un ritorno al controllo delle pre-infusioni variabili. Si tratta di tendenze internazionali prima che italiane, come possiamo osservare dalla nostra produzione, che è quasi interamente esportata».