Il caffè divide l’Italia, da nord a sud, con una differenza del prezzo a tazzina che riflette in parte – il costo della vita. Si perché se il caffè più caro si trova nel Triveneto con un media di 1,10 euro, quello più economico si può bere a Messina per 0,75 euro. A rivelarlo è la mappa italiana del caffè elaborata dal magazine Wired, elaborata sulla base dei dati incrociati di Osservaprezzi, l’osservatorio dei prezzi di beni di consumo del ministero dello Sviluppo economico e quelli statistici elaborati dall’Istat.
Il caffè è una delle bevande più richieste in Europa, dove la domanda continua a salire, a dispetto del prezzo al chilo, il più basso degli ultimi 12 anni. Ma quali sono i prezzi richiesti nelle province tricolore per ogni singola tazzina?
Il nord
La provincia col prezzo medio più alto è quella di Bolzano, dove si arriva anche alla soglia di 1,20 euro. Seguono Trento, Modena, Bologna e Trieste dove si può risparmiare di una decina di centesimi. A Milano, Ancona e in gran parte della Toscana il prezzo medio è, invece, di circa 1 euro.
Centro e Sud
Singolare è che nella capitale, dove tendenzialmente la vita è più cara, il caffè costi meno che a Napoli, patria del buon caffè: 0,88 centesimi romani contro gli 0,89 centesimi della città partenopea. In Calabria si oscilla tra i 0,78 e gli 0,84 centesimi. Situazione, quest’ultima, decisamente molto simile a quella pugliese. Bari, infatti, vanta il modico costo di 0,81 centesimi. Nella bella isola sicula e precisamente a Palermo, invece, il costo di una tazza di caffè è di 0,92. In Sardegna, infine, si passa dai 0,96 centesimi di Cagliari ai 0,99 di Sassari.
Fonte: www.wired.it/economia/consumi/2018/11/13/prezzo-caffe-italia/