La storica pasticceria milanese Cova, piccolo fiore all’occhiello della città e del made in Italy, passa di mano. Il gruppo del lusso francese Louis Vuitton-Moet Hennessy (Lvmh) ha acquisito la maggioranza delle quote della società, finora interamente in mano alla famiglia Faccioli. Non sono stati comunicati ufficialmente i dati finanziari dell’operazione; in base alle indiscrezioni, la cifra investita da Lvhm è ben superiore ai 15 milioni, e sicuramente la percentuale conquistata è quella di controllo. Per la famiglia proprietaria, la partnership con un grande gruppo internazionale può essere uno strumento per rafforzare patrimonialmente la società, in modo da investire ancora di più nell’espansione all’estero.
Il processo di internazionalizzazione per Cova è già in corso da una decina d’anni, durante i quali i Faccioli hanno avviato una ventina di attività sia in Oriente (tra cui Cina, Hong Kong, Singapore) sia nelle navi da crociera. Tutte sotto lo stesso marchio e con la stessa identità. Cosa che sta particolarmente a cuore alla famiglia Faccioli, che intende rimanere non solo nella società, ma anche nel board. Le figlie Paola e Daniela faranno quindi parte del nuovo management, che verrà messo a punto nei prossimi giorni. Secondo le aspettative della famiglia, sarà valorizzata e sostenuta dal gruppo del lusso Lvhm soprattutto la vocazione internazionale. Tuttavia – promettono sia i vecchi sia i nuovi azionisti – il marchio rimarrà lo stesso, così come le sue attività tradizionali e il suo radicamento in Via Montenapoleone. Sarebbe stata questa una condizione imprescindibile imposta agli acquirenti dai Faccioli, che, forse intimoriti da un possibile “snaturamento” del locale, avrebbero preferito la proposta di Lvhm a quella di Prada. Dietro alla scelta degli acquirenti non ci sarebbe quindi solo una questione di denaro.
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