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LUCA BERETTA è il nuovo Business Unit Director di PILSNER URQUELL


Luca Beretta, 46 anni, è il nuovo Business Unit Director di PILSNER URQUELL, il team che in Birra Peroni si occupa in maniera focalizzata dello sviluppo di questo brand Superpremium. Beretta, romano di nascita e “pietra miliare” dell’azienda, ha sviluppato quasi completamente il suo percorso professionale in Birra Peroni. Ha avuto modo nei 21 anni di carriera in Peroni di occuparsi di ambiti diversi, sempre legati all’area commerciale, e di aver contribuito ai successi di questa azienda e dei suoi brands. Laureato in Economia e Commercio nel 1988, dopo una breve esperienza nel mondo Finanziario ed un master in marketing e comunicazione, Beretta inizia la sua carriera professionale in Birra Peroni dove lavora per 5 anni nella Divisone Marketing, si sposta poi nell’area commerciale ricoprendo l’incarico di Trade Marketing Director. Un’esperienza di 1 anno negli Stati Uniti per acquisire ulteriori conoscenze sulla gestione del beer business da parte di uno dei maggiori players mondiali ed in seguito, nel 1999, Marketing Director in Birra Peroni. Nel 2003 il Gruppo SABMiller acquisisce Birra Peroni e Luca Beretta nei successivi 8 anni ricopre i ruoli di Marketing Director e successivamente di Strategy & Business Development Director prima di passare all’ultimo incarico di guidare un’unità di business per lo sviluppo in Italia del brand PILSNER URQUELL. Nel nuovo incarico Luca Beretta avrà l’ambizioso compito di guidare la Business Unit in una congiuntura economica particolarmente delicata e in un contesto in cui l’Horeca (il canale di punta del brand Pilsner Urquell) è in sofferenza.

Pilsner Urquell è conosciuta dagli intenditori come la birra che ha cambiato il modo in cui il mondo vede la birra. In Italia, negli ultimi anni sono stati conseguiti buoni risultati – afferma Luca Beretta, il nuovo Business Unit Director Pilsner Urquell Italia – grazie ad un lavoro attento e meticoloso che sta portando i consumatori italiani a riconoscere in questa birra ceca uno status superiore, con una grande storia alle spalle fatta di dedizione, cura, successi e prestigio. La distribuzione in Italia è ancora molto selettiva e gli operatori che trattano Pilsner Urquell sono innamorati del marchio e sono i più forti supporter del marchio. Siamo convinti della grande opportunità che Pilsner Urquell può avere in Italia. I primi dati sulle performance ci confermano queste sensazioni ed anche a livello globale il Gruppo SAB Miller pone molta attenzione al mercato italiano”. Oggi lo stabilimento di Pilsen nella Repubblica Ceca produce per il consumo interno ma anche per la parte export che è sempre più in crescita principalmente in paesi dai consumatori evoluti come l’Italia, l’Inghilterra, USA e la Germania, dove Pilsner Urquell è la birra straniera più venduta

L’UNICITA’ DI PILSENER URQUELL
L’unicità di Pilsner Urquell deriva innanzitutto dalla qualità superiore delle materie prime utilizzate per la produzione. In primo luogo il malto chiaro, ancor oggi prodotto all’interno della fabbrica di Pilsen con il miglior orzo boemo e moravo, l’ingrediente principale per il tipico colore chiaro e sfumato d’oro di Pilsner Urquell. In secondo luogo i fiori di luppolo Saaz, che danno a Pilsner Urquell quel gusto amaro che bilancia la dolcezza del malto, oltre a contribuire alla tipica trasparenza. Poi l’acqua, ancor oggi estratta dalle falde sottostanti al bacino di Pilsen, particolarmente povera di minerali e sali naturali e con una dolcezza unica che contribuisce al gusto dolce amaro della birra. Infine il lievito segreto Pilsner H, l’artefice del sapore superiore e del corpo di Pilsner Urquell, che secondo la leggenda fu rubato in un monastero da un monaco in fuga e venduto a Josef Groll nel 1842.Oltre alla qualità dei suoi ingredienti, l’unicità di Pilsner Urquell deriva dalle innovative tecniche di produzione introdotte da Josef Groll, mantenute ancor oggi benché complesse, lente e costose, come la fermentazione a basse temperature, il triplice processo di decozione (gli altri produttori di birra ne hanno uno o al massimo due), il riscaldamento a fiamma viva in bollitori di rame (la maggior parte delle fabbriche di birra durante il processo di decozione utilizza dispositivi di riscaldamento elettrico o a vapore su contenitori d’acciaio), peculiarità produttive che ancora oggi distinguono Pilsner Urquell dalle imitazioni. Il procedimento produttivo tipico di Pilsner Urquell aiuta a sviluppare il colore dorato, un bouquet di grano tostato ed un bilanciato gusto di caramello. Un gusto eccezionalmente gratificante intensamente luppolato, con un equilibrio di dolcezza sottile e di amaro vellutato, avvolto in un corpo gloriosamente frizzante che rende Pilsner Urquell facile da bere. Il forte amaro è bilanciato da una dolcezza che è il risultato della combinazione di sapori di miele, diacetile e note caramellate insieme ad un altro estratto residuo. La birra non è mai stringente e chiude con una cremosità pulita, che fa perfetto contraltare al luppolo.Altra rilevante caratteristica è che il sapore distintivo è corposo pur essendo la Pilsner Urquell poco alcolica, solo 4,4 gradi

+info: Ufficio Stampa – Savoirfaire, www.sfpr.itwww.pilsnerurquell.com/it/

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