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La Valtellina del vino raffinata ed elegante che riesce a conquistare una schiera di appassionati enoici al primo sorso diventando godereccia. Una zona che nell’estate 2020 è stata (ri)scoperta dal turismo di prossimità lombardo e non solo, che in queste settimane ha preso d’assalto la provincia di Sondrio. Tante le realtà vinicole della Valtellina che si stanno muovendo nella giusta direzione, abbiamo fatto visita alla cantina Luca Faccinelli a Chiuro per raccontarvi la sua storia.
VIGNERON TRASVERSALE In vigna o ci nasci o ti porta la passione recita un vecchio adagio. Nel caso di Luca Faccinelli è stata la passione scoperta dopo aver percorso altre strade a portarlo in vigna. Sembra ieri, il 2007 con la sua prima annata ufficiale uscita sul mercato, quando incominciò ad appassionarsi al vigneto e a investire nel cru Grumello. “La mia famiglia non aveva vigneti, il mio approccio con il mondo del vino è avvenuto grazie alla comunicazione, seguendo le attività di PR del Consorzio Tutela Vino Valtellina all’inizio degli anni 2000. Mi sono innamorato di un territorio unico come quello valtellines dove sono nato e cresciuto, la mia è stata una scelta per certi versi irrazionale ma il richiamo della vigna è stato talmente forte così dopo qualche anno mi sono concentrato solo sulla mia azienda vinicola lasciando le altre attività lavorative”. Un passato da giocatore di basket nelle file della Rigamonti Sondrio e studi in Scienze Politiche hanno condizionato in maniera decisiva il suo approccio al mondo del vino con una visione trasversale. “Aver fatto sport a livello agonistico per molti anni mi è servito dal punto di vista fisico e oggi mi mantengo allenato andando in vigna. Studi e altre attività lavorative in ambito comunicazione mi hanno consentito di avere un approccio trasversale al vino, seguendo tutta la filiera produttiva ma con un occhio di attenzione in più ai dettagli”.
BON VIVANT VALTELLINESE “Grato al stomaco, utile a’ nervi e giocondo al palato”. La frase è da attribuire a Ortensio Lando, filosofo bon vivant veneziano e letterato fra i più originali dell’umanesimo italiano, scritte nel 1548 e riferite al suo soggiorno a Teglio in Valtellina, alla corte di Azzo Besta, un vero antesignano dell’eccellenza del vino valtellinese ancor prima di Leonardo Da Vinci. Un nome riscoperto da Luca Faccinelli che quando è partito con la sua prima bottiglia nel 2007 gli ha dedicato la sua etichetta. “Avevo in testa molte idee, ma volevo differenziarmi con un prodotto che potesse incursione il consumatore. Grazie alla ricerca dello storico e giornalista Franco Monteforte ho approfondito meglio la figura di Ortensio Lando e ho voluto dedicare il mio primo vino che per molto tempo è stata la nostra unica etichetta. Credo che sia stata una scelta vincente perché ci ha permesso di farci conoscere in un momento dove non era facile imporsi sulla scena valtellinese, trovando il mio spazio perseguendo la strada della crescita continua senza passare mai di moda”. La produzione della cantina Luca Faccinelli si attesta a una media di circa 20.000 bottiglie all’anno, la gamma si compone anche dell’etichetta Matteo Bandello, un Rosso Doc Valtellina, Tell, Valtellina Superiore Docg Grumello e la Riserva Valtellina Superiore Docg.
GRUMELLO MON AMOUR Le vigne terrazzate di proprietà sono tutte nel cuore del Valtellina Superiore Grumello, ai piedi delle Alpi Retiche nella zona dei “Dossi Salati”. Luca Faccinelli lavora il Nebbiolo delle Alpi, il vitigni principe della viticoltura valtellinese ad altitudini che vanno dai 400 ai 650 metri. Il Grumello è il suo habitat naturale, una delle sotto-zone, o cru per dirla alla francese, della denominazione Docg Valtellina Superiore. “Ho sempre cercato di valorizzare al massimo le caratteristiche peculiari del nostro vigneto, il fatto di avere delle piante vecchie che regalano un frutto straordinario lo considero un valore aggiunto. Abbiamo avuto annate eccezionali, vendemmie normali e in un paio di occasioni invece abbiamo dovuto fare scelte anche dolorose come non produrre il vino o declassare a Rosso Doc Valtellina anche i vigneti più pregiati. In questi occasioni bisogna avere coraggio ed essere capaci di comunicare il valore delle scelte, senza piangersi addosso ma veicolando il rispetto della qualità”.
VINI ESTREMI Pendenze che sfiorano il 70% e operazioni in vigna svolte esclusivamente a mano. Su questi vigneti sorretti da muri in pietra che hanno oltre mille anni di storia, Luca si prende cura e preserva le viti di Nebbiolo con oltre ottant’anni di vita. Molto longeve, aggrappate a terreni poco profondi e con caratteristiche uniche, in grado di donare uve fuori dal comune per dei vini in grado di emozionare. Proprio da questi terreni prende vita il Tell, un vino estremo prodotto in esclusiva per la linea di Proposta Vini. “Parlando con il nostro distributore nazionale Proposta Vini mi è stato chiesto se avessimo dei vigneti in zone estreme, la risposta è stata quasi scontata visto che ci sono zone in cui lavoriamo con pendenze che sfiorano il 70%. Ho deciso di produrre da un corpo unico all’interno di un vigneto nella il Valtellina Superiore Grumello Tell che destineremo praticamente in esclusiva per il progetto di Proposta Vini sui vini estremi insieme ad altre cantine italiane. Un lavoro molto interessante anche dal punta di vista commerciale perché ci consente di avere un posizionamento molto alto nelle migliori enoteche e nei ristoranti più importanti in Italia”.
CANTINE E NUOVI PROGETTI Nel centro storico di Chiuro i vini di Luca Faccinelli riposano per anni tra i muri in sasso nelle cantine del ‘400 con volta a botte dove si trova ancora un vecchio torchio. Nell’involto sotterraneo, la parte interrata dell’edificio storico che ospita la cantina, si trovano custodite tra nicchie e angoli segreti le vecchie annate e i magnum più preziosi. I due ampi spazi voltati al piano superiore da visitare, accolgono il magazzino e l’area dedicata all’accoglienza e alle degustazioni. Un luogo dall’atmosfera magica, incastonato nell’antico borgo medioevale di Chiuro da sempre capitale dell’enologia valtellinese, per il futuro si pensa già alla nuova cantina di vinificazione e alla produzione dello Sforzato. “La cantina nel centro storico di Chiuro la manterremo per fare degustazioni e visite, mentre abbiamo acquistato un terreno nel comune di Tresivio dove sorgerà la nostra cantina di vinificazione, un concept moderno e funzionale alla vinificazione, in un luogo con una vista magnifica sulla vallata. Nel prossimo futuro mi piacerebbe produrre anche lo Sforzato, un vino che mi è sempre piaciuto molto, per farlo di vuole spazio e saremo pronti con la nuova cantina”.
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