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E’ un Lugana con il turbo e che si ama, grazie alla versatilità e piacevolezza dell’Uva Turbiana. E’ andata in archivio positivamente la terza edizione milanese di “Armonie senza Tempo”, all’appuntamento di venerdì 17 settembre al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” organizzato dal Consorzio Tutela Lugana DOC, grande attenzione per i cinquanta vignaioli e per le loro etichette più rappresentative. Un Lugana che convince, soprattutto a piacere un mix di versatilità tra produttori rappresentativi insieme a tanti giovani espressioni di una nouvelle vague del Lugana e la varietà di prodotti tra il Lugana d’annata, le riserve e le esperienze di spumantizzazione.
Ai banchi di degustazione abbiamo incontrato anche il presidente del Consorzio Tutela Lugana Doc Ettore Nicoletto, che nel salutare a uno a uno i produttori ai banchi assaggiando i loro vini ha dichiarato ai microfoni di Beverfood.com. “Il Lugana è una denominazione in crescita, con tanti giovani che insieme ai nomi storici della denominazione stanno portando avanti un grande lavoro. Il Lugana è prima di tutto un vino d’annata, che gioca sulle sue caratteristiche di freschezza e prontezza con la giusta acidità e i profumi, anche se girando tra i vari banchi di degustazione ho assaggiato grandi espressioni di Lugana con differenze modalità di affinamento, tra legno, acciaio, qualche anfora ma soprattutto il cemento che in molti stanno riscoprendo”.
Una denominazione a cavallo tra tue regioni e due province, a cavallo tra Brescia e Verona, il Lugana si sviluppa lungo la piana di origine morenica a sud del lago di Garda, racchiusa tra i comuni lombardi di Sirmione, Pozzolengo, Desenzano, Lonato e il veneto Peschiera del Garda. La Doc Lugana è nata nel 1967, la prima ad essere riconosciuta in quanto tale in Lombardia e una delle primissime in Italia, nel 1990 è stato costituito il Consorzio per la Tutela del Lugana, per la difesa, promozione, protezione e valorizzazione della denominazione e il suo vino. Una denominazione riservata ai vini bianchi, per le quattro tipologie Lugana, Lugana Superiore, Lugana Riserva, Lugana Vendemmia Tardiva e Lugana Spumante, vini ottenuti dalle uve provenienti dal vitigno Trebbiano di Soave localmente denominato Turbiana o Trebbiano di Lugana. Possono concorrere alla produzione, uve provenienti da altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, rispettivamente per le province di Brescia e di Verona presenti, nell’ambito aziendale, fino ad un massimo del 10% del totale delle viti. Un Lugana che non ha subito contraccolpi dalla pandemia, nel 2021 infatti è stato il primo fra i vini bianchi nazionali nella Grande Distribuzione Organizzata secondo i dati del primo quadrimestre, oltre ad essere in termini percentuali, quello che negli ultimi due anni ha fatto registrare l’incremento píù importante in questo canale: +135%, sulla base di un confronto fra i primi 4 mesi 2019 e 2021. Un vino territoriale che vede consumi da record anche nei ristoranti e nei wine bar del Lago di Garda, letteralmente preso d’assalto nell’estate 2021 come ci hanno confidato i produttori ai loro banchi di degustazione. Ecco la nostra selezione dei migliori assaggi di Lugana con tutte le sfumature dei vini Lugana in undici assaggi al top per una squadra in gran forma.
Lungana Infanfora Borgo La Caccia
Il Lugana con una marcia in più, Inanfora è il Lugana in purezza di Tenute Borgo La Caccia che vede le fasi principali di fermentazione e affinamento che vengono svolte proprio in anfora. Un vino con aroma, struttura e personalità. Si parte dalla pressatura soffice, fermentazione alcolica in Anfore di terracotta in ambiente termo-controllato e lunga permanenza sulle fecce nobili, affinamento di 4-5 mesi sempre in Anfora. Colore giallo paglierino con riflessi dorati, complessità al naso tra note di frutta e fiori, con un leggera speziatura che richiama il pepe bianco. Acidità e persistenza in bocca, uno dei prodotti di punta di Borgo La Caccia che sta lavorando a uno spumante di metodo classico di Lugana, con affinamento trenta mesi sui lieviti.
Lugana Spumante Metodo Classico Brut Olivini
La famiglia Olivini è stata tra le prime aziende a credere nella spumantizzazione del Lugana ormai vent’anni fa. Ad Armonie del Lugana abbiamo assaggiato il loro prodotto entry level, una bollicina metodo classico 24 mesi sui lieviti con un dosaggio di circa 6 g/lt, a cavallo tra un extra brut e un brut, uvaggio trebbiano in purezza. Da Olivini hanno appena chiuso la vendemmia per gli spumanti, cica 50.000 bottiglie destinate alla produzione del metodo classico piazzate prevalentemente sul mercato italiano, lago di Garda in primis.
Lugana Doc Riserva Molceo Ottella
Vigne vecchie di 50 anni nella zona di San benedetto. Ottella è sicuramente una delle aziende di riferimento nel panorama del Lugana, con uno dei suoi cavalli di battaglia la versione riserva del Molceo. Uve che provengono dai vigneti di proprietà più vocati per l’elevato tenore d’argilla bianca. Vendemmia e selezione delle uve sono rigorosamente manuali, le uve di Turbiana vengono deposte in piccole casse nella vendemmia tardiva a metà ottobre. Naso con note fruttate e agrumate, insieme a sentori minerali fine ed elegante derivante dal terreno, all’assaggio persistenza decisa in bocca con una bella nota sapida, un vino ideale con abbinamento al pesce di lago, dove viene promosso alla grande.
Lugana Folar Santi
Etichetta unica in casa Santi, cantina che fa parte del Gruppo Italiani Vini, siamo intorno a 110.000 bottiglie di un Lugana molto interessante. Abbiamo incontrato l’enologo Cristian Ridolfi che ci ha raccontato la filosofia di Santi del Lugana, già attiva in queste zone sin dagli anni ’70 anche se non è propriamente un’azienda del territorio c’è molto rispetto del meglio che arriva nei trenta ettari di vigna per un’unica espressione di Lugana. Hanno alzato l’asticella e questa scelta del mono-prodotto sta pagando anche dal punto di vista commerciale, nonostante la concorrenza non manchi.
Lugana Riserva Menassasso Selva Capuzza
Che sassata il Lugana Riserva Menasasso di Selva Capuzzo. Andiamo a colpo sicuro assaggiando una annata vecchia in versione magnum. Un vino ancora in evoluzione, annata vecchia 2013 molto celebrale. Un vino prodotto con una leggera surmaturazione delle uve, ma riesce a conservare una notevole compostezza e rigore. Un Lugana che non ha paura di invecchiare, il mosto fermenta in acciaio a temperature controllata, una piccola parte del futuro Menasasso affina in barrique per circa 18 mesi, 6 mesi di affinamento in bottiglia. Un Lugana celebrale a stimolare immaginazione e pancia, grande complessità e intensità, si passa dagli agrumi alle erbe aromatiche, il tutto avvolto da una bella mineralità. In bocca è caldo, coinvolgente, armonico, conserva una notevole pulizia e linearità, con grande persistenza ben bilanciata che risulta fine ed elegante.
Lugana Orestilla Montonale
Assaggiammo l’annata 2019 del Lugana Orestilla, uno dei prodotti che hanno riscritto la storia moderna della denominazione. Un bianco importante, con una cifra stilistica ricca e complessa grazie alle caratteristiche peculiari del vigneto omonimo, con un’eccellente esposizione a Sud. Nel vigneto che dà il nome al vino nel XVII Secolo fu ritrovata la preziosa arca marmorea dedicata alla matrona romana Orestilla. L’impasto del suolo che ospita la vigna si sente eccome, con uve che danno origine a un Lugana ricco, ampio, di grande longevità, da aspettare nel tempo.
Lugana Riserva Sguardi di Terra
Azienda giovane attiva dal 2016 in regime biologico, Sguardi di Terra è la realizzazione di un sogno cullato per molto tempo per allargare la gamma di prodotti esportati in Germania partendo da chi era esperto nel mondo dei salumi. Si è cosi pensato di abbinare un vino di qualità lavorando bene nel mercato tedesco, è stato portato avanti il lavoro del vigneto lavorato in regime biologico nei 7 ettari di proprietà per una capacità produttiva di circa 70.000 bottiglie. Abbiamo assaggiato il Lugana Riserva, affinamento 14 mesi di riposo in barrique e tonneau, 6 ulteriori mesi di riposo in bottiglia. Un bel giallo paglierino intenso con sfumature doratee, naso ampio con note minerali ben equilibrati a frutta matura. Al palato ha un ricco equilibrio tra sentori speziati, noci e mandorle.
Lugana Abate Winery
Bella scoperta quella al banco di Abate Family Winery, una giovane realtà che produce solo il Lugana d’annata affinato in acciaio, uvaggio 100% Turbiana di Lugana in purezza nei vigneti posti nella zona del Basso Garda. Sino a tre anni fa l’uva veniva conferita, poi si è deciso di mettersi in proprio e di dare vita alla cantina Abate Winery. Etichetta rappresentativa bianca e pulita, che racconta l’azienda con emozioni tattili e visive tradotte con segni e spazi che si sviluppano su quattro differenti livelli di alto e basso rilievo. che rappresentano la nuove generazione dell’azienda viticoltori da generazioni che portano avanti il cognome Abate. Abbiamo assaggiato sia il Lugana 2020 che l’annata 2019, bella acidità e freschezza in bocca, il 2019 con qualche sentore di terzierizzazione in più. Cantina giovane da tenere d’occhio, la loro prima annata 2018 è andata a ruba ne sono rimaste solo cinquanta bottiglie in cantina da custodire gelosamente.
Lugana Vendemmia Tardiva Filo di Arianna Tenuta Roveglia
Uno dei vini che personalmente mi hanno fatto scoprire le grandi potenzialità del Lugana in invecchiamento, il Filo di Arianna della Tenuta Roveglia è un vino che si caratterizza per la sua spiccata personalità, ottenuto mediante un affinamento in botti grandi di rovere che ne esalta il profumo caratterizzato da aromi minerali con lievi sentori di mandorle tostate e frutta esotica. L’ultima annata prodotta che abbiamo assaggiato al banchetto è stata la 2019, raccolta a metà novembre. Naso ampio e ricco di profumi, in bocca pienezza, armonia e piacevolezza di beva. Un grande vino bianco da accostare a formaggi importanti.
Lugana Clay Cascina Maddalena
Siamo piccoli ma cazzuti, ci accolgono così al banchetto di Cascina Maddalena, una delle realtà più interessanti che abbiamo (ri)assaggiato a Milano. Bottiglie magnum iconiche in bella vista, edizioni limitate tappate Nomacorc che invece ora verranno tappate Stelvin a vite. Passione e anche un po’di incoscienza, in attesa di assaggiare il loro Lugana che verrà prodotto con lieviti indigeni e si chiamerà “Fuori dalla Mischia”, accontentiamoci di assaggiare il Clay, una grande espressione di Lugana da gustare sia al naso che in bocca, un vino che esprime passione frutto di una selezione molto accurata dell’uva Turbiana ed è prodotto solo nelle annate migliori con tiratura limitata. Clay significa argilla in inglese ed è grazie alle argille della nostra Lugana che il nostro vino acquista il suo carattere unico.
Lugana Eufrasia Sgreva
Abbiamo chiuso la nostra degustazione con Eufrasia della cantina Sgreva, un vino che ci ha dato allegria, degno epilogo di una bella degustazione. Cantina che si trova a Sirmione nella città di Catullo, una bella versione di Lugana da masticare che ci ha colpito per la sua struttura, con una bella pungenza, mineralità e sapidità, con una bella armonia tra naso e bocca a richiamare sentori agrumati e floreali e tendenze erbacee.
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