Una chicca dell’enologia italiana ricca di storia è il Castello di Luzzano, dalla duplice anima un po’ lombarda e un po’emiliana. Vigneti che intorno al Castello disegnano geometrie ordinate di righe orizzontali e verticali in un paesaggio vitato dal grande fascino. Una realtà che sta innovando con etichette nuove sempre più legate al terroir, con la linea “Luzzano 270”. Una selezione di vini pregiati le cui uve provengono da vigneti particolarmente vocati, baciati dalla natura e posizionati all’altitudine: 270m s.l.m. Il primo vino della gamma è un Barbera DOC 2019, il Luzzano 270, dove il numero esprime l’altezza delle vigne.
Giovannella Fugazza, vignaiola appassionata ed eclettica proprietaria della grande tenuta che si estende su due aree a forte vocazione vinicola tra la Lombardia e l’Emilia-Romagna, racconta così il vino. “Il Barbera è per me l’idea di bere la storia di un vino tipico dell’Italia del nord. Un’idea del nostro vissuto gioioso, goloso, di cose vissute. Come non amarla? Io la amo da sempre e quest’uva la coltivo nella mia azienda da sempre. La accetto quando è un po’ asprigna, ma dissetante, la ammiro quando mi promette un grande vino. Al Barbera ho dedicato la posizione migliore, il posto delle uve privilegiate. Il Luzzano 270, altezza delle vigne a lui riservate, poste a sud o a mezzo sud, perché ha bisogno di sole, di aria e di crescere felice. Luzzano 270 non è solo il nome per una bottiglia, è un modo di essere di un vino che ci lascia in attesa”.
Vino già oggi pronto da bere ma che con il passare del tempo regalerà ancora maggiori soddisfazioni. La vendemmia 2019 era perfetta, poi una lunga permanenza in botte gli ha dato ulteriore eleganza, si può dimenticare in cantina per tutto il tempo che si vuole per conservarlo, oppure assaggiarlo sin da ora per apprezzarne la struttura e i profumi. Il Barbera Luzzano 270 ha un’eleganza che si affina sempre più nel tempo. Colore rosso intenso, al naso profumo con note di cioccolato e spezie, mentre in bocca ha un gusto profondo e complesso su tannini levigati. Speciale anche l’etichetta speciale, realizzata da un amico, Fabrizio Sclavi, esperto di moda, direttore di testate patinate e oggi artista, innamorato delle colline dell’Oltrepò dove vive. Per Castello di Luzzano ha interpretato il Barbera con il suo tratto prepotente, energico nei colori, sfacciatamente impattante e anticonformista.