Il gruppo LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton ha registrato un fatturato di 60,8 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024, mantenendosi stabile nonostante il difficile contesto economico. Tuttavia, il comparto Wines & Spirits ha subito una contrazione significativa, con una diminuzione del 11% a livello complessivo e dell’8% su base organica rispetto al 2023, per un fatturato totale di 4,2 miliardi di euro.
Flessione nel mercato cinese per il cognac Hennessy
Il segmento degli champagne ha registrato un calo, riflettendo la normalizzazione della domanda post-pandemia, anche se i livelli restano superiori al 2019. Il cognac Hennessy ha subito una forte pressione sul mercato cinese, dove la domanda locale è rimasta debole, mentre negli Stati Uniti ha mostrato segnali di ripresa nel secondo trimestre, nonostante un contesto ancora cauto.
Nuovi investimenti e partnership strategiche
Nel settore dei vini, il rosé provenzale Château d’Esclans ha continuato la sua espansione internazionale. Tra le nuove iniziative strategiche, è degna di nota la partnership con Beyoncé Knowles-Carter, che ha portato alla creazione di un nuovo whisky americano, il SirDavis. Inoltre, il gruppo ha acquisito una partecipazione in French Bloom, leader nel mercato dei vini frizzanti premium senza alcol.
Il calo complessivo del settore Wines & Spirits riflette quindi difficoltà nei principali mercati asiatici e la graduale normalizzazione della domanda globale post-pandemia. Tuttavia, LVMH guarda con fiducia al futuro, grazie alla capacità di innovazione dei suoi brand e all’espansione su nuovi mercati internazionali.
Risultati complessivi del gruppo LVMH nei primi nove mesi del 2024
Nel complesso, il gruppo LVMH ha registrato un fatturato di 60,8 miliardi di euro, sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente su base organica. Il calo del 2% a livello globale è legato principalmente alle fluttuazioni dei tassi di cambio e a modifiche nel perimetro di consolidamento. I mercati europei e statunitensi hanno mostrato una leggera crescita, mentre il Giappone ha registrato una crescita a doppia cifra. Il resto dell’Asia ha beneficiato dell’aumento della spesa da parte dei consumatori cinesi.
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