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Il sogno del ristorante Al Maló, Cucina e Miscelazione è una splendida realtà. L’ennesima conferma arriva direttamente dall’edizione del Festival della Franciacorta appena andata in archivio. Tra visite in cantina e degustazioni, il territorio franciacortino può contare anche su una ristorazione di livello, al servizio del vino. Un concept innovativo dallo stile chic che unisce miscelazione di ricerca continua e una cucina piena di contaminazioni. Un’insegna che ha trovato la sua dimensione al centro di piazza Cavour a Rovato, una bomboniera nel cuore del paese chiamata anche Piazza Vantini, dal nome dell’architetto Rodolfo Vantini che la progettò nel 1800, con porticato semicircolare a dominare lo spazio con la sua caratteristica pavimentazione a ciottoli.

VISION E SQUADRA Affacciato sulla storica piazza, all’interno di un palazzo antico, da ormai quattro anni ha trovato casa Al Maló. Un progetto visionario nato nel gennaio 2019 dall’idea di tre giovani amici, Alberto, Lodovico e Mauro, che nel nome racchiude le iniziali dei tre soci bresciani. Sperimentazione e passione, cucina e miscelazione, passo dopo passo il locale è diventato in poco tempo un’insegna di riferimento della zona. “Abbiamo avuto il piacere e l’onore di ospitare un evento di lancio del Festival della Franciacorta, con una trentina di cantine e una decina di ristoranti aderenti all’associazione Cibo di Mezzo e tantissima gente in piazza- spiega Lodovico Calabria– Questi sono appuntamenti che ci danno la carica per continuare nel nostro lavoro di promozione della cucina insieme al vino, facendo squadra Durante i due giorni del Festival abbiamo proposto un menù dedicato, in abbinamento tre calici di Franciacorta o due calici e un drink”.

LA FRANCIACORTA HERITAGE Una carta dei vini gioiello quella de Al Maló, con una rappresentazione spaziale per spiegare la Franciacorta con le sue caratteristiche geografiche, comuni e terreni, senza dimenticare anche una selezione dall’Italia e dal mondo, perché c’è anche  qui chi ha voglia e bisogno di assaggiare altre chicche. Il Festival è stata anche l’occasione per lanciare ufficialmente il progetto La Franciacorta Heritage, il racconto di annate passate attraverso millesimi d’eccezione e vecchi dégorgement, che punta a valorizzare le pregiate bollicine a metodo classico che hanno trasformato la provincia di Brescia in una zona enoturistica. “E’ un progetto in cui crediamo molto, la selezione di grandi annate di Franciacorta ci permette di esaltare gli abbinamenti della nostra cucina – continua Lodovico Calabria-si tratta di un altro tassello nel progetto di valorizzazione del vino del territorio per cui molti ospiti vengono apposta anche da fuori regione e dalla Svizzera. Stiamo continuando anche a investire nella carta del vino in altre denominazioni ed etichette, perché come in questa occasione del Festival c’è chi dopo una mattinata in cantina ad assaggiare Franciacorta aveva voglia di provare altre tipologie”.

A MANO LIBERA Al primo piano, il ristorante con ampie finestre sulla piazza e soffitto specchiato. Un interior design studiato in ogni dettaglio, dalla carta da parati alle sedute fino ai marmi dei tavoli, dove risalta come elemento curioso di arredo scimmia. Un’esperienza completa tutta da vivere tra miscelazione di ricerca e una proposta di fine dining essenziale. Merito alla mano sapiente dello chef Mauro Zacchetti, una cucina di grande estro ma di estrema concretezza, che fonde nel piatto tutte le sue esperienze passate, fonte di ispirazione professionale ed umana, con Berton e Niederkofler, oltre agli anni passati a New York ed Hong Kong. “Più che il curriculum devono parlare i piatti, sicuramente nella mia cucina Al Maló ho potuto esprimere liberamente tutto quello che ho dentro, facendo anche tesoro delle esperienze precedenti che mi hanno formato come uomo e come cuoco. Si tratta del mio primo vero locale come chef e imprenditore con gli altri soci, una responsabilità ma anche tanto orgoglio per portare in tavola piatti miei”. Si cerca di valorizzare al massimo ogni ingrediente tramite lavorazioni specifiche che vanno dalle marinature alle affumicature o cotture ad hoc, anche alla brace. Nel menù a “A mano libera”, cinque portate su otto sono frutto di ispirazioni del momento, piatti preparati secondo la disponibilità di ingredienti che si esauriscono nel tempo di un servizio. L’entrata nella guida Michelin nel 2023 si è fatta sentire, soprattutto nelle presenze in settimana in cui in certe sere si lavora come nel week end.

NOVITA’ AL BANCONE Un approccio friendly e al contempo elegante e raffinato. Un locale che si estende su più livelli, al piano terra negli spazi del cocktail bar, una novità dell’ultimissima ora con l’entrata al bancone di Nadia Benedetti, giovane barlady andata a sostituire il suo maestro il barman Simone Bani. “Per me è un onore e una grande responsabilità succedere a Simone, sono stata una sua allieva e ho sempre apprezzato il suo stile e la sua proposta di miscelazione. Tra qualche settimana manderemo in archivio la drink list estiva e uscirà la mia prima cocktail list, creata insieme a Lodovico, ci stiamo già lavorando per continuare a sorprendere”. L’assaggio in anteprima di un cocktail a base di vino, manca solo il nome a battezzare una nuova creatura, ci fa capire che i ragazzi de Al Maló sono sulla strada giusta. Una filosofia di mixology concreta, divertente e ricca di sapori. Ogni drink è da ascoltare nella sua storia, da degustare al palato lasciandosi sorprendere. Tanta ricerca, tanta sperimentazione, nomi fantasiosi per far divertire il cliente. Si lavora con ingredienti freschi e anche prodotti del territorio che vengono poi valorizzati nel bicchiere.

Al Malò – Cucina e Miscelazione
Piazza Cavour, 28 – Rovato (BS)
030 535 7565

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