Una cucina semplice e autentica, un luogo dove immergersi in un’atmosfera conviviale e rilassata, una proposta che vuole restare nel cuore di chi la sperimenta. È questa la promessa del nuovo ristorante La Chiatta, che aprirà i battenti dal 14 dicembre a Milano in via Casale 8, sul Naviglio Grande. L’ambizione è di regalare agli avventori un’esperienza fondata soprattutto su un ritrovato spirito di convivialità e condivisione, con piatti a base di pesce che attingono alla conoscenza del passato per vivere perfettamente nel presente, fuori dalle mode passeggere, ancorati saldamente alla tradizione più schietta e genuina della Milano di inizio Novecento.
Il nuovo progetto di ristorazione nasce dall’iniziativa dei due fondatori, Marco Gulla e Ugo Torrente, entrambi già attivi nel settore da oltre dieci anni, appassionati di ristorazione, di buona cucina, di storia e di luoghi iconici, come i Navigli della loro città. Ed è proprio sulla sponda del Naviglio Grande, in una delle zone più storiche di Milano e fortemente connesse all’acqua, che nasce il nuovo format dedicato al pesce.
I Navigli, con il loro sistema di canali d’acqua, per quasi un millennio sono stati per la città un’importantissima via di accesso ai Laghi, al fiume Po e fino all’Adriatico. Nei secoli, queste vie d’acqua hanno lasciato la loro impronta non solo sul paesaggio urbano e sull’economia della Lombardia, ma anche sui modi di dire in uso ancora oggi tra i milanesi. Tutti avranno sentito almeno una volta l’espressione “a ufo” usata – anche riferita al cibo – per indicare qualcosa di accessibile gratuitamente: ebbene, deriva dalla dicitura latina “Ad usum Fabricae” impressa proprio sulle chiatte, le grandi imbarcazioni adibite al trasporto dei materiali da costruzione che rifornivano la fabbrica del Duomo e che non erano soggette ai dazi di ingresso in città!
Dal nome alle atmosfere del locale, ogni dettaglio del ristorante rimanda volutamente al popolo di barcaioli e lavandaie che abitavano i Navigli: tavoli in ferro, pareti in mattoni, oggetti vintage e fotografie in bianco e nero raccontano la storia del quartiere e della sua gente. Dalle decorazioni dei piatti in ceramica ai nomi delle sale interne (Rena – Sala Motori – Cambusa – La chiatta), dalla scelta degli arredi ai piatti in menu, tutto è un richiamo preciso alla Milano di un tempo. «Volevamo rendere omaggio a un’epoca in cui la convivialità era celebrata attorno alle tavolate imbandite e con piatti semplici, abbondanti, da condividere per il piacere della compagnia e del buon mangiare» spiega Marco Gulla.
Nelle intenzioni dei due fondatori, La Chiatta vuole diventare il posto ideale per connettersi attraverso il cibo, dove socializzare sarà d’obbligo: «ogni piatto in menu – prosegue Torrente – è pensato proprio per essere condiviso, perché la vera gioia sta nel mangiare insieme, nel sedersi attorno a un tavolo con le persone che amiamo. Vogliamo che il nostro ristorante diventi un luogo dove stare bene, con prezzi giusti e che lasci la voglia di tornare e ritornare. Siamo convinti che il buon cibo possa e debba essere un’esperienza accessibile».
La proposta in carta è interamente dedicata al pesce: ingrediente protagonista di piatti semplici, tradizionali, ricchi di sapore e che sanno riunire le persone attorno a un tavolo, per condividere ad esempio i grandi taglieri di fritto o di crudo. La carta vini conterrà oltre 100 etichette, prevalentemente di bianchi, bollicine e rosati, ma anche una piccola scelta di rossi, vini naturali, orange e una piccola selezione di cocktail da poter abbinare alle proposte culinarie.
Esperti di ristorazione in franchising, Marco Gulla e Ugo Torrente hanno concepito questo nuovo format all’interno di un progetto di più ampio respiro, che punta a posizionare La Chiatta come un vero e proprio brand, quello che assicura una ristorazione accessibile e di qualità, con un format replicabile anche in altre location e città. “Il brand – conclude Marco Gulla – nasce già con l’idea di essere replicabile con facilità e semplicità. Immaginiamo che nei prossimi anni possa essere presente in tante città, ma la nostra priorità è sì crescere, senza però dimenticare i valori con i quali è stato creato: tradizione, popolare, accessibile e con una qualità al top.”
Il locale avrà una superficie di 170mq interni e 60 nel dehors, per 150 coperti totali. Sarà aperto 7/7 dalle 12 alle 00:30. Dal prossimo 14 dicembre, La Chiatta si prepara ad accogliere tutti coloro che vorranno salire a bordo.
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