Passaggio di testimone alla guida del Consorzio Aceto Balsamico di Modena: mercoledì scorso, nel corso di una Assemblea unanime che ha anche approvato il bilancio dello scorso esercizio, la base consortile ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione e ha nominato nuovo presidente del Consorzio Mariangela Grosoli, vicepresidente uscente che succede a Cesare Mazzetti il quale lascia l’incarico dopo due mandati e rimane vicepresidente insieme a Angelo Giacobazzi.
“Obiettivo principale del mandato – ha commentato la neopresidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli – sarà il completamento del percorso di unificazione delle varie anime produttive già avviato dal Consiglio uscente. Ritengo infatti che non sia più procrastinabile, per il bene del prodotto, la costituzione del Consorzio di Tutela: i dati relativi alle contraffazioni e imitazioni dell’Aceto Balsamico di Modena sono ogni anno più allarmanti. Come ci insegna l’esperienza dei maggiori e più antichi Consorzi (come ad esempio quello del Parmigiano Reggiano), solo un Consorzio fortemente rappresentativo delle diverse realtà produttive può sperare di attuare efficacemente le azioni di difesa, promozione e miglioramento della qualità. Credo sia importante – ha aggiunto – che noi produttori acquisiamo la consapevolezza che non solo abbiamo l’onere di non disperdere il patrimonio produttivo che altri imprenditori modenesi prima di noi hanno saputo creare, ma anche di valorizzarlo e farlo progredire nel rispetto della tradizione e con uno sguardo attento alle nuove richieste dei mercati.”
Il precedente Consiglio ha sviluppato importanti progetti in tema di tutela e di valorizzazione del prodotto in un periodo in cui sono cresciuti i volumi sia sul mercato interno che su quello estero attestandosi nel 2012 a quota 90 milioni di litri prodotti e 72 milioni di litri confezionati per un valore di circa 300 milioni di euro – di cui il 75% derivante dall’export in oltre 100 paesi – ma per due anni consecutivi l’Aceto Balsamico di Modena IGP si è anche aggiudicato l’Oscar Qualivita tra le eccellenze gastronomiche made in Italy. Risultati ottenuti in un momento in cui l’economia nazionale e internazionale si è dimostrata particolarmente fragile e che hanno messo in luce quanto vitale e pieno di risorse sia invece questo comparto, messo a dura prova nel corso del 2012 da gravi eventi sismici che hanno provocato ingenti dispersioni di prodotto. Una sorprendente vitalità e capacità di reazione, dimostrata anche con l’ampio consenso e la partecipazione – a pochi mesi di distanza dal terremoto – a un altro dei tanti progetti voluti di promozione voluti dal CDA uscente, ovvero la ripartenza – dopo anni di stop – della manifestazione Acetaie Aperte, evento aperto al pubblico che ha condotto migliaia di visitatori in numerose acetaie del territorio, alla scoperta dei segreti dell’oro nero di Modena. Il cambio alla guida del Consorzio Aceto Balsamico di Modena cade in un momento molto delicato per il prodotto: l’unificazione in un unico organismo di tutti i produttori per dare maggior slancio alla tutela di un prodotto che ha un ruolo determinante nell’economia modenese.
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