Accoglienza tiepida alla Borsa di Milano per Massimo Zanetti Beverages Group, produttore del caffè espresso Segafredo. Una vera novità per il listino di Piazza Affari che annovera pochi titoli del food & beverage. Segafredo ha la particolarità di non essere profeta in patria: infatti è un brand conosciuto più all’estero che in Italia.
Le azioni del titolo Massimo Zanetti Beverage Group, il cui prezzo era già stato fissato al minimo della forchetta indicata in fase di collocamento (cioè € 11,6 per azione), hanno chiuso la giornata a 11,5 euro con un lieve ribasso dell’1.12%, risentendo della più generale giornata negativa della borsa italiana. In corso di Ipo il gruppo veneto ha raccolto 128 milioni, con una capitalizzazione che sfiora i 400 milioni. I proventi dell’aumento di capitale dell’Opvs, aveva spiegato il numero uno del gruppo Massimo Zanetti nel corso del roadshow, serviranno per migliorare la situazione finanziaria, in primo luogo per rimborsare anticipatamente il finanziamento per l’acquisizione Boncafé, ma la liquidità sarà anche a supporto della crescita esterna con operazioni mirate.
Il gruppo è composto da 55 società (45 commerciali) ed è presente in oltre 110 Paesi, prevalentemente Usa, Francia, Italia, Finlandia, Germania ed Austria, con una rete distributiva diretta e indiretta. Il gruppo veneto ha realizzato nel 2014 un fatturato di 781 milioni (contro 755 milioni dell’anno precedente) ed un Mol di 64 milioni (54 nel 2013). Il 90% del fatturato è realizzato all’estero, in particolare negli Stati Uniti: 356 milioni. Il secondo mercato è la Francia (84 milioni) e poi arriva l’Italia dove il brand Segafredo, con i suoi 72 milioni di ricavi, non è tra i leader. Il gruppo conta su 18 stabilimenti e anche delle piantagioni di caffè e attività di trading (non comprese nella società da quotare).