Maurizio Giuli è stato confermato presidente di Ucimac, l’Associazione delle imprese costruttrici di macchine per caffè espresso professionali e attrezzature per bar, che fa capo ad Assofoodtec/ANIMA Confindustria. Sarà alla guida del comparto per il prossimo biennio.
Nato nel 1968, Giuli si è laureato in Economia all’Università di Ancona. Ha svolto esperienze di studio all’estero nel campo dell’internazionalizzazione delle imprese, prima a Parigi e poi a Londra, dove ha conseguito il Master Science in “International Business”. Nel 2001 ha conseguito il dottorato di ricerca in “Economia e Gestione delle imprese”. Nel 1998 ha avviato il rapporto di collaborazione nell’ufficio amministrazione con la Nuova Simonelli, diventa successivamente Export Area Manager per i mercati del Nord ed Est Europa e dal 2002 ha la direzione marketing dell’azienda. Giuli è inoltre professore a contratto all’Università Politecnica delle Marche di Ancona ed è stato docente di Economia aziendale all’Università di Camerino.
Il presidente Giuli ha commentato la congiuntura del comparto: «Il settore sta vivendo una fase nuova caratterizzata da un forte consolidamento del mercato del caffè e dalle ripercussioni che ciò genera nei comparti a monte, incluso quello delle macchine per caffè espresso. Il Made in Italy ha necessità di confermare la sua leadership nel nuovo scenario e se possibile di sfruttarlo per conquistare ancora nuovi spazi competitivi. Tanti sono i progetti che stiamo portando avanti all’interno dell’associazione, dalla definizione di un protocollo di classificazione energetica per i prodotti professionali, che stiamo peraltro realizzando in ambito europeo, a studi ed analisi sulla sicurezza alimentare. Tali progetti sono stati avviati su iniziativa dell’associazione stessa, anticipando qualsiasi vincolo normativo, peraltro inesistente, proprio per rispondere sempre più e sempre meglio alle nuove sensibilità dei mercati. La competizione futura si giocherà sempre più sulla capacità di innovazione ed in questo quadro saper fornire nuovi stimoli e nuove competenze al comparto costituisce linfa vitale per permettere alle aziende ad essere sempre più forti e competitive». E prosegue Giuli: «A questo genere di iniziative abbiamo associato quelle a carattere culturale. E’ infatti importante educare il consumatore ad un consumo più evoluto e consapevole del caffè ed a questo scopo l’UCIMAC, in collaborazione con il Comitato Italiano Caffè, lo scorso maggio, ha avviato il Milano Coffee Festival, che ha permesso ai consumatori di conoscere le varie sfaccettature del prodotto caffè ed al tempo stesso di vivere ed esplorare un nuovo modo di consumare questa bevanda. Un’iniziativa questa che ha suscitato particolare interesse ed entusiasmo fra i partecipanti».
L’Italia, patria dell’espresso, è un grande protagonista sulla scena mondiale del caffè: ciò costituisce il punto di partenza dell’associazione per consolidare quanto già fatto e soprattutto per lanciare nuove iniziative.
ANIMA Confindustria Meccanica Varia ed Affine è l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 214.000 addetti per un fatturato di 47,4 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 60,8%% (dati riferiti al consuntivo 2017). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera – montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per acqua e prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l’industria; impianti, macchine prodotti per l’edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente; costruzioni metalliche in genere.
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