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BEVERFOOD NEWS – McDonald’s sfida il colosso Starbucks nel campo del caffè. Già da tempo, la più grande catena al mondo di fast food, aveva diversificato la sua offerta prodotti inserendo anche i servizi di caffè, con risultati positivi. Di recente il gruppo aveva inoltre avviato sperimentalmente in diversi paesi del mondo il nuovo format McCafè, dedicato specificamente al caffè in tutte le sue forme. Ma ora la sperimentazione si trasforma in un ambizioso programmi di aperture che, solo con riferimento al mercato Usa, prevede l’attivazione di ben 14.000 McCafè nel 2008.

La nuova mossa di McDonald’s è stata confermata dalla portavoce del gruppo, Danya Proud, dopo un’anticipazione del Wall Street Journal secondo cui nei punti di vendita McDonald’s, dopo aver assaporato un Big Mac o un Happy Meal, sarà ora possibile gustare, in un apposito spazio attrezzato e ambientato, un caffé servito da baristi, con tanto di macchina da caffé da bar esposta in bella vista ed un’offerta di prodotti analoghi a quelli commercializzati nelle caffetterie della Starbuck’s. Il piano di sviluppo relativo ai nuovi format, denominati McCafè, prevede per il mercato USA l’apertura di ben 14.000 caffetterie nell’arco del nuovo anno.Ma il progetto di nuove aperture interessa anche diversi paesi fuori degli USA, compresa Italia.

I nuovi McCafè non saranno dei semplici corner ma veri locali adiacenti, con tutta la coreografia del baretto sotto casa italian style. Chi lo gestirà sarà chiamato “barista”, esattamente come in Italia, e della nostra lingua si farà un ampio uso nei menu: espresso, macchiato, cappuccino, mocaccino, frappè, ecc.

La catena di fastfood più celebre del mondo ha definito il programma di apertura dei nuovi McCafè come “la più importante rivoluzione degli ultimi trent’anni”. In conseguenza del piano di sviluppo McCafè, il gruppo McDonald’s si aspetta una crescita di oltre un miliardo di dollari del suo giro d’affari annuale che è già arrivato globalmente a 21,6 miliardi di dollari.

L’apertura dei McCafè può essere considerata come la prosecuzione del piano di riassetto e valorizzazione lanciato già nel 2003, il c.d. “Plan to Win” per reagire ad un rallentamento del giro d’affari che allora si registrava, proprio mentre esplodeva il fenomeno Starbucks. Il nuovo piano puntava al rinnovo drastico dei ristoranti fast food americani, con l’inserimento di mobili e arredi più funzionali ed eleganti, la realizzazione di ambienti con colori più discreti ed una atmosfera più dolce, ma anche l’inserimento di nuove tecnologie, come l’Internet senza fili, in altri casi ’iTunes Points o, addirittura, la possibilità di ricaricare gli Mp3.

Il management McDonald’s ritiene in tal modo di poter meglio attrarre i giovani consumatori; l’offerta dei nuovi McCafè è funzionale a questo scopo. Si stima in 100.000 dollari l’investimento medio che ciascun ristorante McDonald’s dovrà effettuare per installare gli spazi dedicati al caffè. La concorrenza con i locali della Starbucks si giocherà su tutti i fronti, a cominciare dalla qualità dei prodotti. Nel 2006 McDonald’s ha introdotto una nuova miscela di caffè più forte e aromatica e le vendite di questo prodotto sono immediatamente salite del 39%. Ma anche su piano dei prezzi McDonald’s intende essere aggressiva praticando prezzi inferiori a Starbuck’s.

La storia della Starbucks è, a sua volta, una storia di successo. Le sue coffe house, dichiaratamente ispirate ai caffè all’italiana, sono diventate una realtà onnipresente in tutto il mondo, soprattutto nelle città. Sennonché, da un po’ di tempo, le cose non vanno tanto bene: i caffè di Starbucks accusano un rallentamento di fatturato, il titolo in Borsa ha perso quasi il 50% nell’ultimo anno e in ragione di ciò è stato licenziato il CEO, con il conferimento di tutti i poteri a Mr. H. Schultz, il fondatore della catena. Le opinioni al riguardo sono diverse. Il management della società dà la colpa alla crisi economica strisciante in America da mesi, che ha compromesso i consumi voluttuari come, appunto, un caffè da Starbucks. Altri attribuiscono il momento di crisi al troppo elevato tasso di sviluppo della catena. Anche la qualità del caffè non sarebbe più la stessa, da quando Starbucks ha cambiato fornitori. Infine, ha danneggiato l’immagine dell’azienda una serie di controversie in vari paesi. E, dulcis in fundo, arriva ora l’attacco massiccio da parte di McDonald’s. In molti però sono convinti che Starbuck’s a breve saprà reagire, annunciando nuove mosse per ribattere all’offensiva di McDonald’s. La grande sfida frai due giganti è appena iniziata.

Logo McDonald'sINFOFLASH BEVERFOOD SU MCDONALD’S
Il primo ristorante McDonald’s fu aperto nel 1954 da Ray Kroc a Des Plaines, nell’Illinois USA. Negli anni seguenti l’insegna McDonald’s si è rapidamente affermata in tutti i continenti. Oggi con oltre 30.000 ristoranti fast food in tutto il mondo, di cui circa 14.000 negli Stati Uniti, McDonald’s è diventato la più grande catena di ristorazione rapida al mondo.
Il gruppo fattura oltre 20 miliardi USD e serve più di 48 milioni di clienti ogni giorno. Il marchio McDonald’s è diventato sinonimo di qualità, servizio, pulizia, divertimento e prezzi accessibili. Inizialmente celebre per gli hamburger, McDonald’s ha poi diversificato la propria offerta con numerosi altri prodotti. Il 70% dei ristoranti è gestito in franchising. McDonald’s è divenuto l’emblema della globalizzazione, alcune volte definita come la “McDonaldizzazione” della società. La comparazione tra i prezzi del Big Mac in vari paesi può essere usata per calcolare in maniera informale il potere d’acquisto. McDonald’s opera attivamente anche in Italia da più di 20 anni, nel corso dei quali ha avviato l’attività di più di 100 imprenditori che gestiscono oltre 340 ristoranti, creando 16.000 posti di lavoro, con un giro d’affari di oltre 560 mio € nel 2005. I clienti serviti in Italia sono circa 600.000 al giorno. +INFO www.mcdonalds.comwww.mcdonalds.it

Logo STARBUCKSINFOFLASH BEVERFOOD SU STARBUCKS
Con sede a Seattle (Washington, negli Stati Uniti) Starbucks è la più grande catena internazionale di coffee house che offre ai propri clienti numerose bevande a base di caffè (oltre 30 tipi), dessert e prodotti di pasticceria. Negli Stati Uniti è considerato come luogo di ritrovo per i giovani, soprattutto se studenti o abitanti nelle grosse metropoli d’oltreoceano. Il nome “Starbuck”, appartiene ad un personaggio di Moby Dick. Il logo è una sirena stilizzata. I locali della catena sono oltre 13.000 sparsi in 43 diversi paesi del mondo con un organico complessivo di ca. 150.000 persone. Il giro d’affari del gruppo è stato nel 2006 di 7,8 miliardi di dollari. Starbucks consuma ca. il 2% del totale caffè prodotto nel mondo. Il gruppo di Seattle è in joint venture (negli USA , ma ora anche in Cina) con il gruppo Pepsico con riferimento alle bevande RTD a base di caffè. La catena americana, sebbene sia dichiaratamente ispirata proprio ai caffè italiani, non è ancora presente sul nostro paese, mentre è invece presente da tempo su quasi tutti gli altri paesi europei.


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