Nell’ultimo anno il mercato del Latte UHT registra a Totale Italia un -1,2% a volume e un +0,3% a valore figlio di un leggero aumento dei prezzi, soprattutto del latte scremato che è il segmento più importante del mercato (genera 1,1 mio di litri sugli 1,4 mio totali).
I Supermercati sono il canale più importante della categoria con circa 525 mio € di fatturato. Importante sottolineare la stabilità della parte alta della distribuzione con Iper (-0,9% a vol e +0,9% a val) e soprattuto Super che segna una buona crescita a volume (+1,9%) e un ancor migliore crescita a valore con un +2,9%, nonostante una crescita dei prezzi e una diminuzione della pressione promozionale.Sono quindi Liberi Servizi (-6,1% a vol e -5,1% a val), Negozi Tradizionali (-7,0 a vol e -7,8 a val) e, a differenza delle tendenze più generali, i Discount (-2,1% vol e +3,2% val) a trascinare la flessione del segmento.
Flessione più accentuata per il latte fresco (-5,1% a vol e -4,3% a valore), un mercato da quasi 800 mio di € a totale distribuzione moderna. Calo diffuso tra tutti i segmenti: da segnalare il -8,0% a vol del latte Alta Qualità seguito dal -4,7% del latte intero e dal -3,4% del Parzialmente Scremato che rimane il segmento più importante del mercato con 374 mio € di vendite.Sono i Liberi Servizi che portano il contributo negativo più importante alla categoria con una flessione double digit (-12,9% a vol e -12,3% a val). Gli Ipermercati accusano un calo del -3,2% a volume e -2,2% a valore, mentre i Supermercati – il canale più importante della categoria con un giro d’affari di 423,7 mio € – segnano un -1,9% a volume e un -1,0% a valore.
Flessione molto importante per lo Yogurt (-4,6% a volume e -6,4% a valore), un mercato da più di 1,5 miliardi di €, con variazioni particolarmente negative per il comparto del Probiotico (-13,3% a volume e -16,6% a valore). Calo meno accentuato sul segmento intero (il più importante come fatturato con 587 mio €) con -3,1% a valore e -1,7% a volume e sul segmento magro con -3,1% a volume e -3,5% a valore. Segnali di buona crescita per il segmento “Bicompartimento” (+4,7% a volume e +8,3% a valore) che ultimamente si conferma anche come il più vivace in termini di lanci e innovazione, basti pensare ai nuovi gusti di Muller.
A livello di canali Iper e Super presentano una sofferenza minore (rispettivamente -2,7% e -3,0% a volume e -3,5% e -4,7% a valore) probabilmente aiutati, oltre che dalla leggera diminuzione dei prezzi (-0,8% e -1,7%) anche dall’altra pressione promozionale, oltretutto in crescita (43% per Iper e 33,5% per Super). Da segnalare anche un aumento del numero medio di referenze (da 316 a 322). Si confermano anche in questa categoria le sofferenze di Liberi Servizi (-13,5 a vol e -15,7 a val) e Negozi Tradizionali (-14,5% a a vol e -16,1% a val).
Buone performance, in uno scenario di generalizzato calo dei consumi, per il mercato del burro, un mercato da 371 mio di € che presenta un +1,7% a vol e un +4,2% a valore, con un aumento del prezzo medio da 7,32€ a 7,50€. Sicuramente influisce su questi risultati il trend del ritorno alle preparazioni in casa, come si vede anche in altri mercati. A livello di canali ottime performance per la parte alta della distribuzione con Iper che segna +3,1% a volume e +5,8% a valore e Super, il canale più importante con 156 mio € di fatturato, che registra +2,2% a vol e +5,3% a val. Soprattutto ottime performance del Discount (+13,5% a vol e +22,7% a val) che però pesano ancora poco con 40.000€ di vendite. Anche in questa categoria performance negative per Liberi Servizi (-9,3% a vol e -6,8% a val) e Negozi Tradizionali (-5,2% a volume e -3,4% a valore).
A cura di Gianluca Fini www.nielseninsights.it febbraio 2014