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Vola il mercato globale delle bevande infuse a base di cannabis, un comparto in crescita che raggiungerà la cifra monstre di 6 miliardi di dollari entro il 2031 secondo un nuovo rapporto ripreso dalla testata specializzata The Spirits Business. Un segmento quello delle bevande analcoliche a base di cannabis che sarà sempre più protagonista delle vendite del settore del beverage nei prossimi 10 anni, in base a uno studio condotto dalla società Fact.MR che evidenzia il grande potenziale di crescita di questa categoria di bevande.
I ricavi mondiali per le bevande infuse di cannabis hanno raggiunto i 250 milioni di dollari alla fine del 2020, un trend destinato a crescere nel prossimo decennio, si prevede che il valore di mercato si espanderà sino a 24 volte, salendo del 38% CAGR dal 2021 al 2031, avvicinandosi alla quota di 6 miliardi di dollari. Si prevede che le bevande a base di CBD rappresenteranno tre vendite su cinque nel prossimo decennio, una percentuale davvero ragguardevole che andrà a influenzare gli stili di consumo delle bevande a livello mondiale.
“I nuovi consumatori di questa tipologia di bevande che desiderano una quantità discreta, accessibile e regolamentata di cannabis, stanno guidando una maggiore domanda di bevande alla cannabis infuse di CBD”– ha spiegato un analista senior della società di ricerca Fact.MR di ricerca- Nel frattempo si prevede che le bevande analcoliche infuse di cannabis costituiscono il 50% del consumo di questa categoria”.
All’inizio di quest’anno, Spiros Malandrakis, responsabile della ricerca bevande alcoliche, Euromonitor International, ha dichiarato a The Spirits Business che i produttori di alcolici hanno visto in maniera favorevole il loro approccio alla categoria cannabis. Pochi grandi player però al momento si sono mossi in questo settore con azioni significative. Una delle poche operazioni è quella che ha visto il marchio di vodka Svedka di Constellation Brands investire cifre importanti nella società di cannabis Canopy Growth dal 2017, arrivando a detenere circa il 38% del business. Pernod Ricard e Diageo secondo quanto riportato da The Spirit Business hanno confermato che stanno monitorando il mercato, ma al momento non sono stati resi pubblici piani di sviluppo.
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