Il mercato delle bibite (lisce e gassate) in Italia ha sofferto un trend negativo negli ultimi anni, ma nel corso del 2019, almeno con riguardo alle vendite nei canali della distribuzione moderna, il mercato ha chiuso in positivo sia in termini di volumi che in termini di valore.
Secondo i dati IRI, le vendite complessive di bibite (lisce e gassate) nei canali della moderna distribuzione sono cresciuti a quantità dell’1,4%, portandosi a 1.689 Mn di litri, con una crescita più decisa a valore (+ 4% rispetto all’anno precedente) e, quindi, con un significativo miglioramento dei prezzi medi, grazie anche ad una maggiore diffusione delle Bevande premium. La situazione climatica favorevole ha certamente contribuito alla ripresa dei consumi. Il canale discount ha performato meglio degli altri canali con tassi di crescita più marcati.
Da sempre la categoria di prodotti di maggior peso nel settore delle “Bibite” è quella delle Bibite Gassate (dette anche più semplicemente “sode”), di più antica tradizione, ma questa è anche la categoria che negli ultimi anni ha maggiormente stentato a tenere i volumi. Anche per il 2019 in realtà solo le cole hanno performato bene, mentre le altre bibite gassate hanno continuato a perdere volumi. La cola rappresenta sempre la bevanda gassata più venduta (il 57% del totale sode), anche perché è la bevanda che gode di più massicci investimenti promo_ pubblicitari da parte delle due storiche multinazionali operanti in questo segmento. La cola è anche il prodotto su cui si è investito più organicamente in termini di alternative senza zucchero, oltre ad essere la bibita con la più ampia offerta di formati, compreso il prodotto alla spina. Le aranciate invece continuano a perdere peso ed ora rappresentano solo il 16% del totale sode. Le altre bibite gassate (aperitivi analcolici, lemon-lime, gassose e spume, toniche, chinotti, limonate, cedrate e altri gusti minori), rappresentano nell’assieme ca. il 27% del totale sode.
C’è stato negli ultimi anni un notevole attivismo da parte dell’industria in termini di offerta di bibite gassate senza zuccheri. In realtà l’accresciuta attenzione agli aspetti salutistici della nostra alimentazione ha spinto molti consumatori a ridurre il consumo di bevande contenenti zuccheri. Oltre alle cole, anche per le altre principali bibite gassate sono state rese disponibili le versioni senza zucchero da parte dei più importanti produttori italiani. I “senza zuccheri” hanno in qualche modo frenato il calo dei consumi, rappresenta oltre il 10% del totale sode In questi ultimi anni va segnalata anche l’introduzione sempre più massiccia delle bibite bio. Il mercato ha inoltre espresso importanti novità gustative, particolarmente nel campo delle toniche e altre sode mixer destinate alla miscelazione.
Secondo i dati IRI relativi ai canali della moderna distribuzione, le bibite lisce naturali (non gassate) hanno goduto nel 2019 di una buona ripresa, con una crescita intorno al 3% sia in termini di volumi che in termini di valore. Il tè freddo è il prodotto di base di questa categoria. Il tè freddo rappresenta ora in Italia la seconda bibita più consumata dagli italiani dopo la cola. Oltre ai tradizionali gusti fruttati, si sono ben affermati anche il tè verde, il the freddo deteinato (quest’ultimo veicolato soprattutto sul target ragazzi) e più recentemente il tè freddo senza zuccheri. Le altre bibite lisce cominciano ad evidenziare cifre significative, anche se questi prodotti (tisane fredde, acqua di cocco, aloe drink, …) rappresentano al momento delle nicchie di mercato. Va ricordato infine il recente lancio del Cold Brew Coffee, caffè freddo ottenuto con sistema di estrazione a freddo (cold brew).
Nell’ambito delle Bibite Funzionali, spiccano gli energy drink e le bevande isotoniche (sport drink), cui di recente si sono aggiunte le acque aromatizzate e arricchite. Per il 2019 si registra – secondo le indicazioni di IRI per la moderna distribuzione – una forte avanzata dei volumi a due cifre sia per gli energy drink che per sport drink e acque arricchite. Queste ultime rappresentano una nicchia effervescente che vede come protagonisti diversi marchi introdotti da San Benedetto, Levissima, Vitasnella, Sant’Anna e Pepsico. Le Bibite Funzionali rappresentano nell’assieme una quota intorno al 5% del totale volumi bibite, ma il suo peso a valore è molto più alto ben 133 Mn €) , grazie al fatto che su questo tipo di bevande si riescono a realizzare dei prezzi unitari molto più elevati rispetto a quello delle altre bevande analcoliche.
Fonte: Beverfood.com Edizioni
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