Nonostante l’estate umida l’annata 2013/2014 è stata positiva per i produttori di birra: nel periodo compreso fra l’ottobre dell’anno scorso e il settembre di quest’anno il consumo della bevanda in Svizzera si è attestato a 4,64 milioni di ettolitri, pari a 57 litri a testa. Rispetto ai dodici mesi precedenti è stato registrato un incremento dell’1,4%. La crescita dei consumi è da considerare in modo positivo, tenuto conto dell’impatto negativo dei mesi di luglio e agosto, spiega l’Associazione svizzera delle birrerie. Il settore è riuscito ad approfittare della primavera mite e dei campionati mondiali di calcio.
L’aumento dei consumi è segnato dalla crescita della produzione dei birrai svizzeri, che ha guadagnato lo 0,3%, attestandosi al 3,4 milioni di ettolitri, che corrisponde ad una quota del 73,2% del totale mercato. Naturalmente la quota delle importazioni nel mercato della birra in Svizzera ha registrato una crescita più alta: + 4,3%, portandosi a 1.25 milioni ettolitri . Questa evoluzione è favorita dal fatto che la birra viene sempre più bevuta a casa – e quindi acquistata, magari straniera, dal dettagliante – invece che al bar, al ristorante o all’osteria. Anche il mercato svizzero sta vivendo una forte crescita della produzione delle birre artigianali. Nel 1985 le unità produttive erano appena 35 e adesso, grazie all’impetuoso sviluppo delle micro birrerie artigianali, le unità produttive sono diventate 473.
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