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MERCATO BRUNELLO DI MONTALCINO: nel 2015 produzione a 14,6 Mn di bottiglie, con un giro d’affari di 187 Mn di euro e un export al 70%


Cresce ancora l’export, che per l’esercizio 2015 si attesta al 70% della produzione totale (l’anno scorso era stato del 67,5%).  A trainare il mercato estero sono gli USA, con oltre il 30%, seguiti da Europa (con UK ancora in crescita, Germania e Svizzera in testa) al 20%, i mercati asiatici (Cina, Giappone, Hong Kong ecc.) che realizzano il 15%, il Canada (12%) e il centro e sud America (8%). Il restante 15% è occupato dagli altri mercati.

Per quanto riguarda il mercato, torna di nuovo a salire la produzione, trainata dalla straordinaria performance del Brunello, con 14.620.000 di bottiglie immesse sul mercato nel 2015 (+11% rispetto allo scorso anno), così suddivise: 9.800.000 di Brunello (+17%), 4.500.000 di Rosso, 300.000 di Sant’Antimo e 20.000 di Moscadello.  Il giro d’affari del settore del settore vitivinicolo a Montalcino nel 2015 è aumento di oltre il 10% rispetto allo scorso anno, passando dai 168 milioni di euro nel 2014 agli oltre 187 milioni,grazie principalmente all’aumento delle vendite di Brunello.

Nel 2015 a Montalcino si è registrato un boom di turisti, con oltre +20% rispetto all’anno scorso, quando i turisti furono 1 milione. La maggiore presenza di visitatori è dimostrata non solo dall’incremento dei pernottamenti, ma anche da quello degli ingressi nei luoghi storici di Montalcino: gli ingressi agli spalti della Fortezza, ad esempio, hanno registrato un +9,52% rispetto al 2014, a dimostrazione del fatto che l’aumento dei turisti, trainato dal settore enogastronomico, genera un effetto positivo per tutto l’indotto.

SONDAGGIO MONTALCINO NEWS: 2010, IL BRUNELLO DEL CUORE

Il Brunello di Montalcino è il vino dei sogni degli eno-appassionati del mondo, e quel sogno diventa realtà quando stappano un 2010: ecco la vendemmia del cuore dei wine lovers, 989 social users “seguaci” del grande rosso toscano, che hanno risposto ad un sondaggio di www.montalcinonews.com, agenzia di comunicazione territoriale, per il Consorzio del Brunello, alla vigilia di “Benvenuto Brunello 2016”, (Montalcino, 19-22 febbraio; www.consorziobrunellodimontalcino.it), l’Anteprima del Brunello 2011 e della Riserva 2010, che ha “viaggiato” sui social svelando l’annata prediletta dagli amanti del buon bere. E se, sul gradino più alto del podio nei loro desideri si piazza il Brunello di Montalcino 2010 (indicato dal 15% dei social users), la “vendemmia perfetta”, a detta di molti, dai produttori alla critica internazionale, dal successo di pubblico eccezionale, tra le espressioni più alte del Sangiovese a Montalcino, alla posizione n. 2 c’è la 1997 (11% delle preferenze), altra annata entrata nella storia, difficile da dimenticare. La medaglia di bronzo, per gli appassionati del “re” del Sangiovese, se l’aggiudica la vendemmia 1983 (indicata dall’8%), una vendemmia “d’antan”, molto apprezzata da intenditori non più giovanissimi, ma conosciuta anche tra i giovani wine lovers.

Quando si parla di Brunello, oltre alla innegabile qualità di molte annate, a farne uno dei vini più desiderati al mondo, è un “fattore x” che si traduce sì nel calice, ma che spesso va oltre la bottiglia:  l’excitement. Con un Brunello si celebra una ricorrenza importante, come un amore che sboccia, con una vendemmia in particolare si festeggia un’occasione speciale come la nascita di un figlio, per l’evento che accade solo una volta nella vita si stappa una Riserva. E sono in molti, tra coloro che hanno risposto al sondaggio, a raccontare che ognuna delle vendemmie indicate, è legata ad un ricordo particolare.Tra le vendemmie dei sogni predilette dai social users – tutte a “5 stelle”, ovvero il massimo del rating assegnato all’annata, eccezion fatta per le “4 stelle” della 1983 e della 2001 – gli anni 2000 sono tra i più “gettonati”, con gli eno-appassionati che tra le migliori annate del Brunello di Montalcino indicano la 2006, la 2004 e la 2001. E poi c’è la vendemmia 1995, forse quella che più di ogni altra ha sancito la grandezza di questo vino. Infine, per i nostalgici del Brunello “d’antan”, anche la vendemmia 1975, estremamente fascinosa ha un posto speciale nel cuore degli eno-appassionati.

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