“In Italia si bevono circa tre miliardi di tazzine di caffè l’anno, nel mondo ci sono 1,5 miliardi i consumatori. Ma altri 4 miliardi attendono nei nuovi mercati, in particolare la Cina dove i consumi di caffè cresceranno del 20% nei prossimi anni”. Lo ha spiegato Andrea Illy, presidente e Ad di illycaffè, durante il convegno “L’evoluzione dell’accoglienza nel mondo della ristorazione”, promosso da APCI nell’ambito delle iniziative del Network del Gusto e patrocinato da Host2015.
“Dal punto di vista chimico, l’espresso è una specie di magia – ha aggiunto Illy – È allo stesso tempo un’effervescenza e una soluzione colloidale, una teorica impossibilità grazie alla quale l’espresso esalta le caratteristiche organolettiche del caffè più di altri metodi. Da quando è arrivato in Occidente, il caffè ha sempre esercitato un enorme fascino sulle élite culturali e ha accompagnato il progresso degli ultimi 200 anni”.
Di sicuro da “magia” sono i numeri che accompagnano da sempre il caffè. Se nel 2014 infatti, per motivi climatici, è diminuita l’offerta di caffè verde, continua ad aumentare la domanda del prodotto finito. Secondo dati di Euromonitor International, il consumo medio annuo di tazze di caffè sta crescendo dalla fine degli anni Novanta del 2,6% l’anno e dovrebbe incrementare tra il 2015 e il 2017 di un ulteriore 9,2%.
In cima alla lista dei grandi importatori c’è proprio l’Unione Europa, alla quale è destinato quasi il 50% della produzione mondiale, con consumi in crescita. I principali Paesi fornitori del Vecchio Continente sono Brasile (29%), Vietnam (24%) e Indonesia (6%). Gli Stati Uniti sono i secondi grandi consumatori, con 25 milioni di sacchi provenienti prevalentemente da Brasile (25%), Vietnam (18%) e Colombia (13%).
E in Italia? Le rilevazioni di Nielsen Market Track, aggiornate a ottobre 2014, rivelano che nell’ultimo anno nella Gdo sono state vendute 124,86 milioni di kg di caffè tostato, per un valore di 1,2 miliardi di euro. Si conferma il boom del porzionato, ovvero le capsule (+21,8%), che ormai vale il 2,7% a volume del caffè tostato e il 12,9% a valore, grazie a un prezzo medio più alto (46,54 euro al kg, quasi sei volte il prezzo medio del caffè macinato di 8,26 euro al kg).
Ma il caffè muove anche un gigantesco indotto, che vede l’industria italiana come leader mondiale in molti comparti. Come nel caso delle macchine per caffè espresso. Secondo le stime di ANIMA-Assofoodtec, nel 2014 il settore – che dà lavoro a oltre 1.200 persone – ha prodotto macchine per 394 milioni di euro e quest’anno sfiorerà quota 400 milioni di euro grazie a una crescita dell’1% (che si aggiunge al +2,3% dell’anno scorso).
Determinante il peso dell’export, che incide per il 72%, equivalente a 284 milioni di euro nel 2014 (+3,3% sul 2013) e 286 milioni quest’anno (+0,7%). Un altro indice di crescita del settore viene dal tasso di utilizzo degli impianti che, tra 2014 e 2015, passa dal 70 al 72%.
FONTE: host.fieramilano.it/caff%C3%A8-business-miliardario