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Mercato svizzero della birra: leggera crescita dei consumi nel 2012 con una forte crescita delle birre estere


Nell’esercizio ottobre 2011 – settembre 2012 il mercato della birra in Svizzera è cresciuto dello 0,7% portandosi a 4,6 milioni di hl il che equivale a 57,79 litri di consumo procapite annuo La crescita è stata supportata dall’aumento del 4,1% delle importazioni. In Svizzera, la quota di mercato delle importazioni di birra ha raggiunto ora il 23,7% (contro il 22,9% dell’anno precedente). In cima alla lista delle importazioni, la Germania conduce con il 51%, seguita dalla Francia con il 14,5% e il Portogallo 12,2% .


La produzione nazionale delle birrerie svizzere ha subito un leggero calo dello 0,3% portandosi a 3.5 milioni di hl, rappresentando ora una quota del 76,3% del totale consumo nazionale. “Il consumo di birra in Svizzera è fermo da anni. La stessa tendenza si osserva in altri paesi europei, in cui il consumo di birra è stabile o declino. La stagnazione del mercato svizzero si deve al franco forte e al turismo degli acquisti, oltre che ad un “progressivo trasferimento dei consumi dalla ristorazione verso il commercio al dettaglio”, ha osservato il presidente dell’Associazione svizzera delle birrerie (ASB).

Sul mercato svizzero della birra vige da alcuni anni una situazione di quasi duopolio con due giganti Carlsberg (che controlla Feldschlösschen, il più grande birraio svizzero) ed Heineken (che controlla le birrerie Heichof e Calanda). Assieme queste due multinazionali assorbono il 75% delle vendite totali nella confederazione. Nella Svizzera germanofona si trovano una ventina di birrerie regionali – spesso a gestione famigliare – di dimensioni relativamente importanti: sono queste le piccole-medio birrerie del mercato. Restano poi le “formiche” del mercato, ossia i produttori artigianali. Il numero delle micro-birrerie (oltre 200 secondo alcune stime) è infatti cresciuto molto rapidamente nell’ultimo decennio e le vendite sono raddoppiate negli ultimi 3-4 anni.

+info: www.bier.ch

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