Il Vermouth di Torino continua a registrare il trend positivo iniziato nel 2018. Nei cinque anni che portano all’inizio del 2023, i volumi della produzione sono più che raddoppiati, arrivando a 4,4 milioni di litri, con un aumento medio annuale del +23%. È un segno evidente del forte interesse che sta riscuotendo questo profumato vino aromatizzato, simbolo dell’aperitivo.
Salgono a 34 i soci iscritti al Consorzio, che diventa così ancora più rappresentativo di questa Indicazione Geografica Protetta. Il Vermouth di Torino IGP, infatti, è l’unico vermouth che si può fregiare della IGP, grazie alle sue profonde radici territoriali legate al Piemonte da dove si è diffuso in tutto il mondo negli ultimi trecento anni. I soci del Consorzio lo commercializzano oggi in 82 paesi nei cinque continenti.
Sono tante e interessanti le prossime iniziative per valorizzarlo e farlo conoscere. Dal 26 giugno tornerà la Settimana del Vermouth di Torino in molti frequentatissimi locali di tutta Italia e nel mondo, con menù speciali, degustazioni e iniziative enogastronomiche per scoprirne le tipologie Bianco, Rosè, Rosso, Ambrato, Dry ed Extra dry prodotte dai Soci del Consorzio. Come importante simbolo dell’eccellenza torinese, è protagonista di ExtraVermouth, il format esperienziale organizzato in collaborazione con TurismoTorino nei migliori bar di Torino.
Anche all’estero si presenterà quest’anno con diverse iniziative di promozione sui mercati di Stati Uniti, Canada, e Regno Unito. Il Consorzio è inoltre capoprogetto del Mediterranean Aperitivo, un unico concetto che unisce quattro tradizioni in un irresistibile aperitivo mediterraneo collegato alla dieta mediterranea: il Vermouth di Torino, i Limoni della Costa d’Amalfi, le Olive greche, il Pecorino Toscano. Tutti prodotti di pregio che provengono da territori vocati e con sistemi di qualità europea certificata.
IL VERMOUTH DI TORINO
Conosciuto nel mondo per la tradizione e la storicità della produzione, il Vermouth di Torino è un vino aromatizzato nato nel XVIII secolo ai piedi delle Alpi e apprezzato alla corte reale dei Savoia. Il Vermouth di Torino è conosciuto nel mondo per la tradizione e la storicità della produzione. La sua fama è indissolubilmente legata al Piemonte ed a Torino, dove nel 1800 si sviluppò una vera e propria aristocrazia di vermuttieri grazie ai quali, in misura e modi diversi, la diffusione del Vermouth di Torino divenne internazionale, raggiungendo in tutto il mondo una grande risonanza. Nel corso degli anni si è assistito all’evoluzione delle tecniche di lavorazione: le nuove hanno affiancato via via le più antiche e la loro coesistenza continua ancora oggi a preservare e a valorizzare la tradizionale produzione di questo prodotto.
Il Vermouth di Torino viene classificato in base al colore (Bianco, Ambrato, Rosato o Rosso) e alla quantità di zucchero impiegata nella sua preparazione. Dunque, può essere:
- Extra secco o extra dry per prodotti che contengono meno di 30 grammi di zucchero per litro;
- Secco o dry per vermouth con meno di 50 grammi per litro:
- Dolce per quelli con un tenore di zuccheri pari o superiore ai 130 grammi per litro.
Il disciplinare che tutela il Vermouth di Torino prevede anche la tipologia Vermouth Superiore che si riferisce a prodotti con un titolo alcolometrico non inferiore a 17% vol., realizzati con almeno il 50% di vini piemontesi e aromatizzati con erbe – diverse dall’assenzio – coltivate o raccolte in Piemonte.
+ INFO: www.vermouthditorino.org/