In occasione del Wine Business Executive Program di Business International, la Dott.ssa Tiziana Sarnari, della Direzione servizi di Mercato dell’Istituto di servizi per il mercato agroalimentare (ISMEA), ha diffuso nel corso del suo intervento all’interno dell’evento, alcuni dati di settore in anteprima, in merito ai consumi nazionali ed internazionali. Secondo i dati ISMEA presentati (ed elaborati su base Eurostat ed Assobirra), gli acquisti presso la distribuzione moderna (ipermercati, supermercati, superettes, libero servizio) dei primi cinque mesi del 2014, confermano la dinamica flessiva dei consumi di vino e spumanti nel 2013. I volumi di vino e spumanti sono scesi del 2%rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, a fronte di un aumento della relativa spesa (+2%).
Tuttavia i vini di maggior pregio hanno registrato un incremento delle vendite sia in quantità (+0,6%) che in valore (+2,5 per cento). Un trend che è stato inoltre più favorevole per le Doc e Docg «bianche» (che hanno messo a segno un +0,2% in quantità ma un +4,3% in valore) che per le «rosse» (+0,9% in quantità ma solo +1,5% in valore). La categoria spumanti è quella che mostra l’andamento più favorevole. Infatti nel primo quadrimestre 2014, e sempre nel canale della distribuzione moderna, gli spumanti hanno riportato una crescita del 6,8% in volume e dell’8,6% in valore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Male invece è andata per i vini comuni e a indicazione geografica che nello stesso periodo hanno registrato una flessione di ben il 17,5 per cento. Nel caso dei vini da tavola e a Igp si tratta di una vera e propria inversione di tendenza, visto che il segno negativo registrato nel 2013–14 arriva dopo ben tre annate di seguito di crescita nel trend delle quotazioni.
Per quanto riguarda invece l’ambito internazionale, nel 1° trimestre 2014, gli scambi hanno toccato i 22,4 milioni di ettolitri, contro i 22,8 dello stesso periodo del 2013 (in valore sono stati superati i 5,3 miliardi di euro contro i 5,5 del primo trimestre 2013). La flessione è totalmente imputabile al vino sfuso (-7%) ed in valore (-15%). I confezionati sono stabili a 12 milioni di ettolitri, mentre in valore con 38,7 miliardi sono scesi de 3%; risultano invece in crescita del 15% i volumi di spumanti scambiati nel mondo, per un controvalore salito del 7,5%.
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