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È quanto emerge dal report di Cross Border Growth Capital e Vino.com in Italia che riporta numerose stime e previsioni sui diversi mercati delle bevande alcoliche nel mondo e in Italia. Riassumiamo alcuni dei dati più significativi.

 

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Mercati bevande alcoliche nel mondo

E’ una foto tutta a colori quella del mercato del mercato mondiale delle bevande alcoliche che, con i suoi cinque segmenti – vino, superalcolici, birra, sidro, ready to drink – raggiunge un valore di 1.317 miliardi di euro per un tasso medio annuo di crescita stimato su 5 anni (2020-2025) del 5,5%. Un settore in rapidissima ascesa e sempre più diversificato tra soluzioni d’acquisto in-store e online. A trainare è la birra (42% del totale del mercato mondiale), seguita dai superalcolici (35%) e dal vino (20%). Ready-to-drink e sidri si posizionano invece a fondo classifica, con percentuali rispettivamente del 2% e 1%.

Mercato vino

A livello mondiale Growth Capital stima un valore globale per il settore vino di 245,6 miliardi di euro al 2021, che diventeranno 305,2 miliardi nel 2025. con un tasso di crescita annuo del 6%. Secondo le stime riportate nel Report, il valore totale del mercato del vino (comprese vendite online) in Italia per il 2021 è di circa 14,2 miliardi di euro, contro 20,7 miliardi per la Francia e 15,8 miliardi per il Regno Unito. Il 2025 vedrebbe l’Italia recuperare una posizione nella classifica, attestandosi al secondo posto dopo la Francia e prima del Regno Unito. Inoltre, è proprio il mercato italiano del vino a mostrare il miglior stato di salute in uscita dal 2020, con valori pre-Covid recuperabili già nel 2022.

Le vendite digitali di vino

Sempre più digitali le vendite di vino. Il Regno Unito detiene in Europa la palma dell’e-commerce del vino con un 11,9% di vendite online (in crescita rispetto al 10,1% del 2015). All’ultimo posto Spagna e Germania con 1,7%, mentre la Francia è seconda con 9,9% (dato quasi duplicato dal 2019, quando si attestava sul 5,5%) e terzi i paesi Bassi con 9,8% (in forte rialzo dal 2,5% del 2015). L’Italia si posiziona a metà strada, registrando come provenienti da shop online il 4% delle vendite.

«In particolare in Italia, dopo l’exploit del 2020 trainato dai lockdown, lo shopping online conferma l’utilizzo in crescita tra i consumatori, soprattutto quando la vasta gamma di prodotti è abbinata a servizi, strumenti, contenuti ed esperienze coinvolgenti in grado di accompagnare nell’acquisto di un vino, o di un superalcolico», commenta Andrea Nardi Dei, CEO & founder di Vino.com. Nel 2021 la sola piattaforma Vino.com ha registrato una crescita del 45% sull’anno precedente e consegnato oltre 3,5 milioni di bottiglie ai clienti dei mercati in cui opera direttamente:

Fonte: www.adnkronos.com

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