Secondo i dati presentati in in occasione del meeting promosso da Veneto Agricoltura-Europe Direct Veneto, l’ultima vendemmia nella regione Veneto si è attestata sui 10.453.502 quintali, in forte calo rispetto agli 11.779.570 dell’anno precedente, a causa delle precipitazioni estive. Negli ultimi sei anni il terreno coltivato a vite è aumentato di 9mila ettari raggiungendo i 79mila attuali, con una crescita esponenziale per i vitigni a Prosecco. La vendemmia 2014 ha visto una produzione di 6.116.000 quintali di uva per vini Doc (-2,1% rispetto al 2013) e 3.742.000 quintali di uva per vini Igt, indicazione geografica tradizionale (-17,2% sul 2013). Altri 595 quintali sono andati alla produzione di vino e vino varietale.
A fronte di un calo produttivo il vino venduto oltreconfine dal Veneto, pari ad oltre un terzo del valore dell’export totale italiano, conquista un nuovo record tra gennaio e settembre del 2014 con 1,15 miliardi di euro e un tasso di crescita pari al 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. Una delle chiavi di questo successo all’estero è dato dallo spumante che sta diventando sempre più elemento di consumo quotidiano: dal 2009 al 2013 le bollicine esportate dalla nostra regione hanno raggiunto tassi di crescita annuali, sia in valore che in quantità, mai inferiori al 20%. Al focus di Lonigo, si è discusso infine anche di flussi di vendita e imbottigliamento dei vini sfusi nei mercati di consumo finale. Uno sbocco che in Italia è curato soprattutto dai produttori veneti.