Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie/privacy policy. Se non sei d'accordo sei libero di lasciare Beverfood.com. Premi "ho compreso" per nascondere il messaggio.

Merenda e merendine: Unione Italiana Food presenta le proposte per l’alimentazione dei bambini


Per alcune famiglie è sacra, per altre sconosciuta o addirittura rifuggita, anche a causa di una lavorazione scorretta nel corso degli anni. Oggi è tempo di riscoprirla del tutto e comprenderla per quello che è: la merendaconcetto tutto italiano, in realtà parte portante di un’alimentazione sana.

Contrariamente a quanto spesso si possa pensare, infatti, gli spuntini sono un elemento imprescindibile per un regime alimentare corretto e sostenibile. Si badi bene, non si parla di snack, che sono invece “un consumo privo di collocazione temporale”, spiega Mario Piccialuti, Direttore Generale di Unione Italiana Food. “La merenda ha una precisa funzione di spezzafame tra colazione e pranzo, o tra pranzo e cena. Non è traducibile in altre lingue, né lo è il prodotto specifico di merendina, caratterizzato specificamente dalla porzionalità“.

Unione Italiana Food, che raccoglie l’eredità di due delle più rappresentative associazioni di categoria dell’alimentare italiano, AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane) e AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari), ha presentato una campagna informativa sulla merenda di bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, in collaborazione con la piattaforma “A scuola di salute” dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. L’obiettivo è quello di insistere sulla sensibilizzazione per quel che riguarda le abitudini alimentari più corrette, in una fascia d’età sensibile come quelle infantile e adolescenziale.

 

Mangiare bene e mangiare sano sono i passi finali di un percorso di consapevolezza, che parte dal comprendere la abitudini di generazioni e dal vivere il momento storico attuale. A partire dalle famigerate merendine, appunto, spesso additate come causa di tutti i mali relativi alla cattiva alimentazione dei più giovani. “La merendina è un prodotto che ha cinquant’anni, che nasce dalla tipica torta fatta in casa: ha ovviamente vissuto un’evoluzione, oggi la si trova caratterizzata da tre basi (pasta frolla, pan di spagna, pasta sfoglia) e soprattutto sempre aggiornata secondo le esigenze attuali”.

Le aziende italiane investono infatti tra i venticinque e i cinquanta milioni di euro l’anno in innovazione e sviluppo, per rimanere in riga su sostenibilità, igiene e più di ogni altra cosa, nutrizione: Unione Italiana Food, in collaborazione con l’ex Ministro della Salute Beatrice Lorenzin,  ha monitorato negli ultimi dieci anni le performance nutrizionali delle porzioni (media di 30g per merendina). E oltre ai risultati numerici che parlano chiaro (-20% di grassi saturi, -30% di zuccheri e -21% di calorie), si è lavorato su un piano di comunicazione rivolto ai genitori: “Sono loro i decisori d’acquisto, ed è per questo che l’informazione sia a loro dedicata. Dove la responsabilità di scelta ricade su bambini e ragazzi, abbiamo deciso di non essere presenti: non siamo più nei distributori all’interno delle scuole dell’obbligo”. Una o due volte a settimana, le merendine possono essere d’aiuto.

 

Per poter mantenere alto (altissimo in realtà) il livello di attenzione sulla problematica, Unione Italian Food ha da anni instaurato un rapporto di sostegno e collaborazione con la comunità scientifica, dimostrata dalla partnership con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, rappresentato dal Dietologo Pediatra Giuseppe Stefano Morino, nel corso della presentazione. “Il 55% di bambini e ragazzi non ha una corretta ed equilibrata alimentazione: significa uno su due. Sono le abitudini a dover cambiare, a maggior ragione dopo i danni enormi causati dalla pandemia”.

Il COVID-19 non ha (quasi) interessato i bambini da un punto di vista clinico, ma ne ha inficiato il benessere psicologico e la quotidianità. L’isolamento è stato uno dei trampolini per l’obesità, tornata ad aumentare a causa delle abitudini scorrette maturate durante i lockdown. Ma cosa si intende per alimentazione corretta? “Tre pasti e due spuntini. La merenda è fondamentale, previene la fame, e permette agli zuccheri di non abbassarsi, quindi aiuta il metabolismo. Dall’altro lato, con porzioni e voracità non c’è da esagerare”. Le istruzioni della piattaforma “A scuola di salute” si traducono in un opuscolo con ventotto suggerimenti, dolci e salati, pensati per aiutare i genitori a scegliere spuntini all’insegna dell’equilibrio, della varietà e della corretta alimentazione.

“La presenza della merenda nelle abitudini alimentari di un giovane è fondamentale, purché moderata. Dovrebbe assestarsi intorno al 5% del fabbisogno calorico quotidiano, che cambia in base all’età”. Parola d’ordine: varietà. “I soggetti più problematici non sono quelli che mangiano molto, ma quelli che mangiano sempre le stesse cose. Servono esempi che partano dalla famiglia e dalle scuole, insegnamenti che sottolineino l’importanza della frutta e delle verdura, e perché no anche un coinvolgimento diretto magari nell’andare a far la spesa. Non sono importanti le grammature o le diete prescritte, ma una struttura alimentare di fondo, che sia sempre dinamica e sana, oltre all’idratazione”.

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Condividi:

LEGGI ANCHE

Obesità: in Spagna vietate le pubblicità ai bambini di succhi, bibite zuccherate, dolci e altri cibi

30/10/2021 - Il  Ministerio de Consumo Spagnolo ha annunciato che la pubblicità rivolta a bambini ed adolescenti di dolci, biscotti, gelati, succhi, bevande caloriche e altri prodotti alimentari ricchi di zuccheri e grassi considerati dannosi per la salute dall'O...

Leggi l'articolo

Boris Johnson contro l’obesità

29/06/2021 - Quella contro il junk food, meglio conosciuto come cibo spazzatura, è una battaglia che va avanti da parecchi anni. Secondo i dati, nel Regno Unito 1 bambino su 3 soffre di obesità ed è per questo che il governo britannico di Boris Johnson ha ufficia...

Leggi l'articolo

Caffè e Salute: il consumo di caffè riduce il rischio di malattie croniche del fegato

24/06/2021 - Da un recente studio, pubblicato sulla rivista BMC Public Health emerge che il consumo di tre o quattro tazze di caffè (caffeinato o decaffeinato) al giorno riduce il rischio di sviluppare e morire di malattie croniche del fegato. [beverbanner...

Leggi l'articolo


Iscriviti alla Newsletter



VIDEO DA BEVERFOOD.COM CHANNEL

©1999-2024 Beverfood.com Edizioni Srl

Homepage
Informazioni Societarie/Contatti
Pubblicità sui mezzi Beverfood.com
Lavora Con Noi
Privacy