54 milioni liquidati ai soci. La resa per ettaro raggiunge i 17.200 euro. Utile in crescita del 19,3%. Certificata la produzione 2016 e presentato il primo bilancio di sostenibilita’.
Il fatturato in ulteriore incremento sugli 11 mesi a 163 milioni di euro (+0,44%)
Si è tenuta oggi la 112ª Assemblea generale dei 1600 soci del Gruppo Mezzacorona presso il PalaRotari di Mezzocorona, che ha confermato come l’azienda abbia un ruolo centrale per l’enologia trentina.
Va sottolineato che il bilancio 2015-2016 è stato di soli 11 mesi anziché 12 e si è chiuso al 31 luglio 2016 e non più quindi al 31 agosto 2016 in virtù dei notevoli cambiamenti intervenuti in questi ultimi anni nelle epoche di conferimento delle uve che hanno reso necessaria questa anticipazione.
Un’Assemblea salutata dal nuovo record assoluto di bilancio: 54 milioni liquidati ai soci con una resa media per ettaro che raggiunge i 17.200 euro.
Risultati di grande soddisfazione e per questo il Presidente Luca Rigotti ha ringraziato i soci e tutto lo staff dei collaboratori, in primis il Direttore Generale Fabio Maccari, per il grande lavoro di squadra svolto sia a livello produttivo che commerciale nel solco della piena fedeltà alla mission aziendale e cioè garantire un giusto reddito ai soci stessi, salvaguardare le produzioni di qualità e valorizzare i marchi. Un cammino, quello del Gruppo Mezzacorona, fatto di una continua volontà di investire nell’innovazione, nella sostenibilità e salubrità delle produzioni, nella promozione internazionale dei vini trentini, nello sviluppo di nuovi mercati, nella visione aperta dell’impresa agli altri soggetti del territorio.
Il Presidente Luca Rigotti ed il Direttore Generale Fabio Maccari hanno presentato ai soci quindi un Gruppo competitivo e solido, impegnandosi a rafforzare costantemente l’azienda sui mercati internazionali ma soprattutto puntando a dare stabilità ed equilibrio al sistema vitivinicolo trentino.
Liquidazioni record per i soci: 54 milioni di euro, la resa per ettaro dell’uva conferita raggiunge i 17.200 euro
Il dato più importante per una realtà cooperativa, come ben noto, sono le liquidazioni ai soci. Ebbene, il Gruppo Mezzacorona nell’annata agraria 2015-2016 ha raggiunto un nuovo record: 54.244.885 euro il liquidato totale per i soci.
La resa per ettaro ha toccato i 17.200 euro.
Nel complesso, il Gruppo ha sviluppato un fatturato consolidato sugli 11 mesi (1 settembre 2015-31 luglio 2016) di 163.410.714 euro in aumento dello 0.44%.
L’utile netto di Gruppo è stato di 1.801.704 euro con una crescita del 19,3%.
Il patrimonio netto consolidato di Gruppo ha toccato i 92.286.676 euro, in ulteriore aumento dell’1,65%.
Il cash-flow generato dal Gruppo si è attestato sulla cifra di 11.441.249 euro.
I collaboratori del Gruppo alla chiusura del bilancio al 31 luglio 2016 erano 441, in aumento di 7 unità rispetto al 2015.
I marchi di proprietà sono Mezzacorona, Rotari, Tolloy, Feudo Arancio/Stemmari. Mezzacorona sca è la holding del Gruppo Mezzacorona e controlla la filiera dalla campagna fino al vino affinato; si è specializzata come azienda di supporto alle aziende agricole dei soci, con una consulenza di alto livello attuata da un team di tecnici di prim’ordine in tutta la filiera produttiva, dal vigneto fino alla prima lavorazione in cantina ed una filosofia fortemente orientata alla sostenibilità delle produzioni.
Le attività agro-industriali, commerciali e di marketing sono delegate alla Nosio spa (controllata direttamente da Mezzacorona sca al 59%), che è la subholding del Gruppo e costituisce il motore degli investimenti e dell’innovazione.
A sua volta Nosio spa controlla la Prestige Wine Imports Corp. (per il mercato Usa), la Bavaria GmbH (per il mercato tedesco) ed entrambe le società per la gestione delle due tenute in Sicilia (Solsicano sarl e Villa Albius sarl).
Al Gruppo Mezzacorona, come noto, sono associate anche le Cantine sociali di Ala e di Salorno.
Forte accelerazione sull’export che vale oltre l’80% del volume d’affari
Da qualche anno il Gruppo Mezzacorona ha terminato la lunga stagione degli investimenti infrastrutturali.
Dopo questa fase necessaria di rafforzamento, tutti gli sforzi aziendali sono stati concentrati nello sviluppo commerciale.
Già oggi il Gruppo Mezzacorona esporta i propri prodotti in oltre 60 Paesi del mondo valorizzando la notorietà e l’immagine del Trentino.
L’export infatti costituisce l’80% del volume di affari, con una forte presenza negli Stati Uniti, il mercato più importante e strategico per il Gruppo dove opera con successo da più di trent’anni con la controllata Prestige Wine Imports, in tutta l’area tedesca (Germania, Austria, Svizzera), nella Scandinavia, nel Regno Unito, nel Canada, nell’Europa dell’Est ed in Russia in particolare, nell’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud) con una particolare attenzione alla Cina.
Come ormai ben noto, Mezzacorona è stata fra le prime cantine italiane a sbarcare su Alibaba con un notevole impatto sia economico che di immagine. In prospettiva, focus anche sull’America Latina.
Certificazione della produzione 2016 (S.Q.N.P.I.) e presentazione del Bilancio di sostenibilità
Il Direttore Generale Fabio Maccari ha esposto in Assemblea ai soci le numerose iniziative basate sul rafforzamento della ricerca, sulla consulenza tecnica in campagna e sul rafforzamento della qualità e dell’eccellenza raggiunte.
Mezzacorona, focalizzata nel suo ruolo di azienda agricola regionale, è costantemente orientata alla qualità e alla tutela ambientale.
In quest’ottica Mezzacorona ha promosso e ottenuto nel 2016, dopo un impegnativo e condiviso percorso con i propri 1.600 soci, la Certificazione delle uve prodotte secondo il Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (S.Q.N.P.I.), tappa fondamentale e necessaria per poi giungere alla Certificazione del vino. E’ questo un obiettivo strategico del Gruppo Mezzacorona, rivolto a soddisfare le richieste dei consumatori in tutto il mondo sempre più attenti, preparati e sensibili rispetto alle tematiche della salubrità dei prodotti e alla salvaguardia dell’ambiente.
Unitamente a questo qualificante progetto, il Gruppo Mezzacorona è stata la prima realtà vitivinicola italiana a redarre il Bilancio di sostenibilità-edizione 2016, prezioso e denso lavoro di sistematizzazione delle numerose azioni e attività sostenibili realizzate in azienda e inventariate in un articolato e puntuale documento unitario.
In questo modo Mezzacorona ha voluto dare conto ai propri soci, ai propri collaboratori, al territorio, ai media e ai vari stakeholder di tutte le buone pratiche intraprese negli anni con al centro il tema della sostenibilità, che è ovviamente in primis legata alle tematiche ambientali e della salute ma ha forti valenze sociali, economiche e di esternalità positive sul territorio nel suo complesso.
Va ricordato che Mezzacorona è stata la prima azienda in Trentino negli anni Settanta a puntare sulle Doc e a sperimentare con successo le pratiche più avanzate per la produzione integrata, come la confusione sessuale poi adottata da tutti i produttori trentini.
In questa visione, fondamentale è stato anche l’apporto della ricerca enologica interna grazie alla cantina sperimentale di microvinificazione e al laboratorio di analisi e controllo qualità.
Identità, cultura e turismo enologico
Ma va anche ricordato, proprio nell’ottica della sostenibilità ambientale e sociale, il grande recupero urbanistico e territoriale dell’area ex-Samatec, che oggi è diventata la Cittadella del Vino, uno dei luoghi più conosciuti e apprezzati dagli enoturisti e divenuta un punto di riferimento anche per l’offerta turistica del Trentino con quasi 40.000 ospiti e visitatori all’anno.
Recentemente è stato inaugurato anche il nuovo percorso storico, come frutto della pubblicazione dello studioso Leone Melchiori dal titolo: “Cultura e tradizione della vite a Mezzocorona” e di un impegnativo lavoro di valorizzazione culturale della millenaria realtà vitivinicola della Piana Rotaliana e di Mezzocorona in particolare.
Accanto al percorso è stata inaugurata anche la suggestiva barricaia storica con il caveau delle migliori annate dei vini Mezzacorona che si affianca al prezioso caveau della Cantina Rotari con le bottiglie più pregiate delle annate di Rotari Trentodoc.
Grande attenzione ai social media
Uno dei passaggi strategici più interessanti dell’ultimo anno è stato anche l’investimento rilevante sulla comunicazione e sui social media, con dei risultati davvero notevoli in termini di contatti e di ritorni per i tre marchi principali Mezzacorona, Rotari e Feudo Arancio, infatti sono stati raggiunti a livello di tutti gli strumenti social di Gruppo più di 500.000 likes complessivi, un numero che pone ancora una volta Mezzacorona ai vertici nazionali per l’interesse social.
L’obiettivo, intercettare quella vasta fascia di consumatori che si avvicinano al vino, i cosiddetti “millennials”, attenti e curiosi rispetto al prodotto ma anche ai linguaggi innovativi delle nuove tecnologie e alle modalità più moderne dei consumi.