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Il sipario sul Milano Rum Festival si è aperto rivelando oltre mille etichette di rum in degustazione. Tante le novità e altrettante le conferme.

Immancabile, negli eleganti spazi dell’Hotel Marriot, la presenza di Mavi Drink con il suo esclusivo Relicario Peated Finsh, invecchiato in Scozia in botti di Single Malt torbato. Ha brillato, nella vasta carrellata di assaggi, il gioiello di Ghilardi Selezioni, La Hechicera, rum colombiano distillato con metodo solera. Non sono passate inosservate anche le due new entry in casa Plantation: lo Xaymaca e il Barbados 2007. Un viaggio alla scoperta dei sapori di Panama e alle note aromatiche di Abuelo 12anni che riporta in etichetta la media ponderata degli anni di invecchiamento, proposto da uno dei più grandi nomi della distribuzione: OnestiGroup.

E il sipario non poteva certo chiudersi così, non prima di aver provato il Cannes Brûlès, una delle 4 novità di Trois Rivières presentate da Rinaldi 1957, rhum agricolo dal gusto energico e deciso, ma soprattutto affumicato, frutto dalla bruciatura di una piantagione di canna da zucchero.

 

Leonardo Pinto di Isla de Rum al Milano Rum Festival 2019

 

Piace pensare che abbia fatto da Virgilio lungo questo affascinante e popolato kermesse. Del resto, è uno dei maggiori esperti in Europa, nonché trainer e consulente per le aziende. Stiamo parlando di Leonardo Pinto – alias the Rum Searcher – che, per l’occasione, ha presentato la sua ultima opera, “Il Mondo del Rum”,  una guida per estimatori, un manuale per adepti, un viaggio alla scoperta dell’antica e avvincente storia dell’intramontabile distillato: il rum.

 

+info: www.rumfestival.it

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