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La fashion week di Milano, appuntamento fondamentale nel calendario cittadino, si apre in realtà con la presentazione di una delle settimane più attese nel calendario vinicolo italiano: tra le mura dell’Hotel Gallia è stata infatti annunciata la sesta edizione della Milano Wine Week, che andrà in scena dal 7 al 15 ottobre.


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Premettendo un doveroso ricordo in memoria di Marisa Leo, donna del vino vittima di tristissime vicende recenti, si è parlato di una manifestazione “in costante evoluzione”, come la definisce il patron Federico Gordini (già mente dietro la Milano Food Week varata nel 2009). “È cambiato tutto dall’inizio del nostro percorso, è cambiato lo scenario internazionale ed è cambiata la città. Ci siamo sempre posti come obiettivo quello di far crescere la manifestazione in modo flessibile, per intercettare ogni anno le esigenze diverse del mondo del vino”.

L’edizione 2023 punta a valorizzare Milano “come città dei brand, creando iniziative nelle due direzioni fondamentali: da un lato coinvolgere operatori di ristorazione sempre più qualificati, rendendo la manifestazione un momento di riunione per loro. Allo stesso tempo aumentare il coinvolgimento del pubblico consumatore, spingendo per educazione e inclusione, con dialettica caratteristica della MWW, anche di rottura”.

A fronte degli appuntamenti tradizionali, come il brindisi di apertura in piazza Tre Torri con Prosecco DOC (nel pomeriggio del 7 ottobre), la Milano Wine Week presenta novità importanti prima di tutto sotto il profilo della comunicazione, con la partnership con Rai (media partner) e Rai Radio2 come radio ufficiale. Sarà attiva anche Casa MASAF, linea diretta con le istituzioni e con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che farà da cassa di risonanza alle attività della settimana.

Masterclass, incontri, degustazioni itineranti disseminate per tutta la città: la Milano Wine Week conserva la natura di manifestazione fluida, pensata per operatori e appassionati, e di occasione per fare da megafono a uno “scenario che cambia per problematiche climatiche, per il mercato che fluttua, per i provvedimenti europei, e la Milano Wine Week deve adattarsi”, continua Gordini.

Tra le novità più importanti, il progetto Winelist Italia, con Paolo Porfidio come curatore, dedicato alla sommelerie e alla sala, che riunirà 55 sommelier da tutta Italia e divulgherà 550 etichette. Tornano inoltre il Premio Carta Vini Italia e il Premio Wine Retail (giunti alla terza edizione), cui si aggiunge per la prima volta il Premio Best Italian Wine Selection, per certificare l’impegno dei ristoranti nella selezione e nel servizio dei vini più interessanti.

Milano come città dei brand, si diceva, e la Milano Wine Week si accompagna a realtà solidissime e lungimiranti: oltre al partner storico Consorzio Tutela Franciacorta (presente sin dalla prima edizione), anche marchi come Carrefour, rappresentata nel corso della conferenza stampa da Lorenzo Cafissi, Head of Beverage Carrefour Italia: “Carrefour ha sposato la manifestazione perché simbolo del cambiamento, nel tentativo di arrivare al consumatore non con le solite promozioni da distribuzione, ma creando un percorso che implicasse conoscenza, racconto e accessibilità a nuovi prodotti. La qualità e il lavoro che si celano dietro un vino vanno compresi anche dal consumatore, con approccio diverso alla comunicazione per sdoganare la istituzionalità che allontana il nuovo appassionato”.

Anche il progetto Wine Icons, novità assoluta, mira al racconto più profondo e meno commerciale: un itinerario che toccherà numerose aziende icona, che verranno spiegate e descritte nel corso di eventi più approcciabili, e una sessione di masterclass con temi più specifici. Come interviene Marco Montanaro, Direttore Generale Federvini: “La Milano Wine Week può coniugare impresa, scienza, sociologia, e analizzare i nuovi trend di consumo, l’impatto socioeconomico e gli strumenti del comparto per aumentare l’internazionalizzazione. Poi vogliamo parlare di costume, enogastronomia, tradizione, coinvolgendo esponenti di questi settori trasversali”.

Il raggio internazionale dell’evento viene ancora una volta celebrato con un programma di masterclass in diretta da Palazzo Bovara, storico quartiere generale della manifestazione, che raggiungeranno in contemporanea le città di Dallas, New York, Londra, Shanghai e Tokyo, con lo scopo di connettere esperti e membri del settore attorno al vino italiano. Forte il progetto di incoming, con operatori che arriveranno da oltre 15 paesi del mondo per sperimentare la visione di Milano Wine Week.

Appuntamento dunque al 7 ottobre: qui per maggiori informazioni. 

 

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