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L’Italia si prepara ad una grande estate, con prospettive da record per il settore turistico: secondo gli ultimi dati ISTAT, infatti, il bilancio dei primi nove mesi del 2022 si è chiuso con circa 174 milioni di presenze di clienti italiani e 164 milioni di clienti stranieri, ma sembra che il 2023 sia destinato a fare meglio.

 

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Le ultime previsioni dell’istituto Demoskopika, infatti, indicano che circa 442 milioni di presenze sono attese nel nostro paese nel 2023, con una crescita del 12,2% rispetto al 2022, costituendo così il valore più alto di sempre. Quanto agli arrivi, se ne dovrebbero registrare quasi 127 milioni – terzo dato più elevato dopo 2019 con 131 milioni, seguito dal 2018 con 128 milioni – con un rialzo dell’11,2% sull’anno scorso.

Se si considera che, tra queste persone in arrivo, circa l’1% potrebbe soffrire di celiachia e che, verosimilmente, potrebbe essere diagnosticato il 10% – 25%, è facile aspettarsi tra i 100.000 e gli oltre 300.000 turisti celiaci. Numeri da capogiro che rappresentano una grande opportunità di business.

Cosa fare quindi? Ampliare i servizi gluten-free e garantire pasti sicuri e idonei ai clienti celiaci è il primo passo da compiere. In vacanza, infatti, i pasti fuori casa possono essere un problema per chi soffre di celiachia: si è spesso alla ricerca di un ristorante, una pizzeria, un bar, una gelateria dove trascorrere un momento sereno con amici e familiari, sapendo di poter mangiare senza glutine in sicurezza.

Il gluten free, pertanto, dimostra grandi potenzialità nel settore Ho.re.ca, dove può rappresentare un elemento differenziante e non solo un mero servizio accessorio, purché sia associato a formazione, conoscenza e volontà di offrire un servizio sicuro e di qualità.

 

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Per sfruttare al meglio quest’opportunità, dunque, è importante poter contare su un partner affidabile e riconosciuto. AIC, grazie al Programma Alimentazione Fuori Casa (AFC), mette a disposizione dei locali aderenti una serie di competenze, rendendo più facile e agevole il servizio al celiaco.

Il programma AFC per il cliente è una garanzia di serietà e fiducia, perché i locali e le strutture si impegnano volontariamente a rispettare una serie di vincoli e standard, oltre a sottoporsi a controlli periodici.

A confermarlo sono proprio i dati: secondo un’indagine AIC del 2017, infatti, la frequenza d’uso da parte dei celiaci di attività appartenenti al network AFC varia tra il 50% e il 100%. A riprova di questi dati, anche l’indagine “Ecco come mi sento, io celiaco”, realizzata nel 2021 dai sociologi Marco Razzi e Angelo Carta, indica che il 55% del campione utilizzato ha affermato di mangiare fuori prevalentemente in locali appartenenti al network dell’AIC.

Insomma, fornire un servizio sicuro, preciso e di qualità per i celiaci garantisce ritorni economici e d’immagine alle realtà ristorative e alberghiere ed è un’occasione da non perdere per ampliare il proprio bacino di clienti e fidelizzare quelli già esistenti. Non ti resta che scoprire come diventare partner AFC e iniziare a beneficiare di questi vantaggi in una stagione che si prospetta tra le più floride per il settore turistico.

 

Visita il sito celiachia.it per scoprire la sede AIC più vicina a te.

Fonte: Ansa (da previsione Demoskopika)

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