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Il 4 febbraio 2006 si è svolta a Pianeta Birre, Beverage & Co. di Rimini una tavola rotonda promossa da Mineracqua dal titolo “Qualità e sicurezza delle acque minerali naturali”. Il dibattito, moderato dalla conduttrice Rai del Tg2 Maria Grazia Capulli, aveva l’obiettivo di sviluppare un’azione di confronto a 360 gradi, dal momento della presentazione del nuovo manuale di corretta prassi igienica voluto dall’associazione di produttori di acque minerali e realizzato successivamente al secondo manuale HACCP.

Hanno preso parte alla tavola rotonda, il Presidente di Mineracqua, Avvocato Ettore Fortuna, il Professore Cesare Meloni, ordinario di igiene all’università di Pavia, il Dottor Piergiuseppe Calà, del dipartimento di diritto alla salute e igiene pubblica della Regione Toscana, il dottor Giuseppe Dadà, Presidente del Comitato Tecnico Normativo di Mineracqua, il Colonnello Gianfranco Dainese, capo ufficio dei Carabinieri per la tutela della salute e il Dottor Eros Franciotti, rappresentante del consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti.

1 – IL NUOVO MANUALE DI CORRETTA PRASSI IGIENICA

Nel 1993 l’Unione Europea ha stabilito una serie di regole per le imprese del settore alimentare volte ad individuare nelle loro attività, ogni fase che potrebbe rivelarsi critica nella sicurezza degli alimenti e garantire che siano individuate, applicate, mantenute e aggiornate le opportune procedure di sicurezza e ciò attraverso il cosiddetto sistema dell’HACCP – Hazard Analysis Critical Control Points (analisi di rischio e punti critici di controllo).
Mineracqua, e le sue imprese, sono state le prime nel settore alimentare, nel 1997, ad elaborare ed applicare tale Manuale.

I controlli previsti dal Manuale consistono essenzialmente in:
 analisi dei potenziali rischi alimentari nelle attività di una impresa alimentare;
individuazione, durante tale attività, dei punti in cui possono verificarsi rischi alimentari;
decisioni da adottare riguardo ai punti individuati che possono nuocere alla sicurezza degli alimenti: “punti critici”;
 individuazione ed applicazione di procedure di controllo e di sorveglianza di tali punti critici;
 riesame periodico, in caso di cambio o modifica dell’impianto, delle analisi dei rischi, dei punti critici e delle procedure in materia di controllo e di sorveglianza.

Nel Manuale sono disciplinati specifici adempimenti e ulteriori controlli, rispetto a quelli previsti per legge, che le imprese dovranno impegnarsi a rispettare con l’obiettivo di assicurare, in tutte le fasi del processo produttivo così come sul prodotto finito, le più ampie misure di prevenzione dei rischi potenziali, di controllo qualità e di sicurezza alimentare.

“In sostanza, si tratta per le imprese, di adottare un piano efficace di autocontrollo volto a minimizzare i rischi garantendo la massima sicurezza attraverso corrette procedure di sorveglianza di tutta l’attività, consentendo, al tempo stesso, di fatto, un maggior controllo degli alimenti e le migliori garanzie per il consumatore.” Ha puntualizzato l’ Avv. Ettore Fortuna, Presidente di Mineracqua.

Nel 2005 Mineracqua ha rielaborato il precedente Manuale per tener conto sia delle nuove normative nel frattempo intervenute a livello nazionale come a livello europeo, anche in tema di rintracciabilità, che dell’esperienza maturata dopo l’applicazione del primo Manuale; ha inoltre previsto e raccomandato di adottare una serie di norme e procedure operative non necessariamente prescritte da norme e regolamenti, proprio con la finalità di assicurare il più alto livello possibile di qualità e sicurezza dell’acqua minerale naturale.

2 – IL DIBATTITO

La tavola rotonda ha vissuto momenti dialettici ricchi di spunti d’interesse. L’Avvocato Fortuna ha esordito dicendo che “le acque minerali naturali sono un prodotto di qualità e che nel nostro paese sono presenti 700 sorgenti di cui 310 riconosciute dal Ministero della Salute e di queste 250 si contendono il mercato. Certo, la qualità all’origine è importante ma la sicurezza va considerata sul medesimo piano e proprio per questo motivo il 70% del valore economico di un prodotto sul mercato è determinato dai processi di qualità e sicurezza che per noi devono essere una vocazione”.

Giuseppe Dadà ha sottolineato che “non è importante il numero di passaggi e di controlli bensì la qualità degli stessi. E’ determinante saper tutelare l’acqua in tutto il suo percorso sotterraneo. Per garantire la massima qualità di questo prodotto spendiamo ogni anno oltre 1 milione di euro”.

“Anche io ritengo che sia utile chiarire la sostanziale differenza tra acqua minerale naturale e acqua potabile – ha spiegato Piergiuseppe Calà – Troppo spesso se ne è parlato facendo confusione ed è giusto chiarire che si tratta di due cose molto differenti tra loro e non si tratta solo di un discorso normativo ma soprattutto di processo di trasformazione diverso. L’adozione di un manuale di corretta prassi igienica può essere considerato un aiuto per chi svolge un’attività di controllo ma è altresì importante poi che gli imprenditori non seguano esclusivamente un testo deontologico ma rispondano nel contempo alle norme. Detto questo, sono convinto che il settore delle acque minerali naturali sia molto controllato, forse troppo rispetto ad altri settori per esempio. Per questo è stato presentato un progetto al Ministero della Salute che mira ad una ridefinizione delle normative di controllo. E’ chiaro che ciò non significa ammorbidire le verifiche anzi, riuscire a determinare analisi ancora più sicure”

“Io francamente non mi preoccupo di chi produce le acque minerali – ha spiegato il colonnello Gianfranco Dianese – bensì di chi si occupa delle altre azioni più vicine al consumatore finale dalla distribuzione, al dettaglio. E’ lì che l’acqua minerale può trovare dei problemi seri. Faccio un esempio: accatastare l’acqua vicino a fonti di calore o direttamente alla luce del sole rivela effetti disastrosi. Purtroppo troppo spesso siamo incorsi in sanzioni di questo tipo”.

3 – IL MERCATO: PRE CONSUNTIVO 2005

L’andamento del mercato nel 2005 ha evidenziato alcuni segnali di crescita rispetto al 2004, che inducono a ritenere il trend della produzione in ascesa, rispetto all’anno precedente, con un valore stimabile intorno al 2%. Sul fronte dei consumi si è registrato un incremento di quelli domestici mentre quelli fuori casa sono stati penalizzati da una congiuntura non favorevole e da un andamento turistico non eccezionale. Si registrano buoni risultati per le confezioni da 2 litri che dimostra la crescita del consumo domestico; ancora positivo è anche il mercato della confezione da mezzo litro. Altro elemento da registrare è la crescita dei consumi dell’acqua minerale piatta unitamente alla categoria della leggermente frizzante. Un segnale positivo, secondo i dati ISTAT, viene infine dal fronte delle esportazioni che nei primi dieci mesi del 2005, sono cresciute di circa il 22%.

+ info:

Servizi di Comunicazione e Media Relation Rimini Fiera spa -Responsabile: Elisabetta Vitali;
+ 39-0541-744510 — www.pianetabirra.it

Ufficio Stampa Mineracqua Dott. Francesca Caprioli
Tel:+39/ 06-8079950 Fax: +39/06-8079946 — — www.mineracqua.it

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