Mineracqua e le Organizzazioni Sindacali, preso atto della diffusione di informazioni ingannevoli per il cittadino consumatore circa le caratteristiche e le proprietà delle acque minerali che vengono impropriamente e strumentalmente paragonate con l’acqua potabile, hanno espresso la loro preoccupazione sui potenziali impatti negativi che questa disinformazione può determinare sul settore. Tanto più che queste informazioni distorte rischiano di indurre il consumatore a scelte discutibili sotto il profilo della salute e del benessere
In questo quadro sono condivise le preoccupazioni che, complice la perdurante crisi economica che ha inciso anche sui consumi alimentari, si possano determinare ripercussioni occupazionali anche nel sistema delle imprese di acque minerali. Preoccupazioni ancor più aggravate dal fatto che queste imprese sono nella loro maggioranza di piccole dimensioni e localizzate nelle aree meno industrializzate del Paese, dove costituiscono spesso l’unica opportunità occupazionale. Il settore, che dà lavoro a oltre 40.000 persone, rappresenta, come le stesse Organizzazioni Sindacali hanno ribadito, un’importante realtà economica italiana ed un’espressione forte e caratterizzante del Made in Italy, visto che viene esportato all’estero più di 1 miliardo di litri di acqua minerale. Le Organizzazioni Sindacali Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Mineracqua solleciteranno l’attenzione e la considerazione delle competenti autorità – Ministero della Salute, Ministero dello Sviluppo Economico, Conferenza Stato-Regioni – indirizzando loro una richiesta di incontro specifico. Queste in sintesi le posizioni emerse in un incontro presso la Sede di Confindustria a Roma tra le principali imprese italiane del settore delle acque minerali,guidate dal Presidente di Mineracqua, Ettore Fortuna, e i Segretari Generali e Nazionali del sindacato alimentare. L’incontro è stato introdotto dal Presidente di Federalimentare Giandomenico Auricchio, considerata l’importanza del tema per il settore alimentare.
Di seguito il comunicato stampa specifico emesso dalla segreteria generale di FAI CISL: “E’ in atto una sottile campagna di disinformazione sulle acque minerali, strumentalmente paragonate all’acqua potabile che scaturisce dai rubinetti. Sono altra cosa ed elemento caratterizzante del made in Italy, con una dinamica in continua crescita delle esportazioni di questo prodotto, che ha già superato il miliardo di litri annui”. Lo richiama il segretario generale della FAI CISL, Augusto Cianfoni, che così prosegue: “Una corretta informazione ai consumatori è doverosa; ma è del tutto inaccettabile ogni strumentale e gratuita disinformazione, proprio a tutela della salute e del benessere dei cittadini”. “Occorre pertanto – precisa Cianfoni – contrastare con fermezza le informazioni ingannevoli, anche a tutela di un comparto, che costituisce un’importante realtà del nostro sistema produttivo, costituito in gran parte da piccole aziende, distribuite in tutto il territorio, e che dà lavoro ad oltre 40 mila persone”. “Non vogliamo perdere, comunque – prosegue Cianfoni – questa occasione per esortare le aziende che imbottigliano e commercializzano acque minerali a rafforzare il legame con il territorio, specie quello montano, la cui adozione (sponsorizzazione di scuole, per esempio) è più forte di qualsiasi mistificazione”. “Noi difendiamo, certo – puntualizza il Segretario generale – il lavoro di chi sta in fabbrica, ma non possiamo dimenticare che, se l’acqua sgorga limpida e salubre dalle sorgenti, molto dipende da chi vive in montagna ed ogni giorno cura il territorio e dovrebbe essere aiutato a difendersi dalla colonizzazione di speculatori senza scrupoli’”. “All’esame delle diverse questioni – conclude Cianfoni- intende rispondere la sollecitazione di un urgente incontro coi ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico e con la conferenza Stato-Regioni, che insieme alla FLAI-CGIL, alla UILA-UIL ed a Mineracqua, abbiamo richiesto”
+info: www.mineracqua.it
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