Mineracqua, la federazione delle industrie delle acque minerali, annuncia di aver raggiunto l’accordo con le rappresentanze sindacali per il rinnovo del contratto collettivo di settore.
“Un momento importante, che definisce il perimetro di una rinnovata collaborazione tra imprese e sindacati, per la protezione della filiera produttiva e dei livelli occupazionali” si legge in una nota in cui si annuncia anche la nascita di un organismo bilaterale, preposto a monitorare congiuntamente i trend di mercato e ad individuare misure tempestive e condivise di intervento.
“È un importante accordo quello firmato oggi con le organizzazioni sindacali: una piattaforma che riconosce e tiene conto delle criticità che interessano oggi l’industria delle acque minerali” commenta il vicepresidente di Mineracqua, Ettore Fortuna. “In particolare” spiega “tiene conto della “preoccupante incertezza derivante dall’applicazione di tasse come quelle sulla plastica e sullo zucchero, i cui effetti sulla produzione e conseguentemente sulla occupazione potrebbero produrre effetti pesantemente negativi per il settore e per tutto l’indotto”.
Fortuna prosegue: “Tra l’altro l’esigenza di garantire, nel rispetto dell’art.30 del vigente contratto collettivo, la flessibilità produttiva, “senza altre intese” in un settore che opera “just in time” e a cui il mercato richiede di dare seguito a picchi di domanda derivanti da stagionalità o da altri fattori estemporanei. Infine, l’importante sforzo, in termini organizzativi e di investimento, delle imprese nel garantire i massimi livelli di sicurezza sanitaria ai dipendenti, nel più rigoroso rispetto delle norme per il contenimento del contagio da Covid19”.
Fai, Flai, Uila sottolineano che il Protocollo delle acque minerali individua nell’Organismo bilaterale acque minerali (Obam) la sede per affrontare e discutere temi e problemi specifici del settore. In particolare, l’Obam svolgerà un monitoraggio annuale sull’andamento del comparto delle acque minerali anche nell’ottica di individuare soluzioni contrattuali da valutare nel prossimo rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Le segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila, dopo la firma hanno deciso di revocare sia lo stato di agitazione sia le otto ore di sciopero già calendarizzate per il 9 novembre, in tutte le aziende aderenti a Mineracqua.
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