Il packaging è il principale fattore di innovazione e differenziazione nel mercato delle acque minerali. In realtà il “prodotto acqua” viene imbottigliato tale e quale, così come scaturisce alla fonte e l’unico intervento di possibile modifica produttiva è la gassatura più o meno accentuata per le acque frizzanti. Viceversa la variabile packaging si presta a numerosi interpretazioni sul piano dei materiali, dei formati, della forma e design, dell’immagine, dell’etichetta e della funzionalità.
Per quanto riguarda le confezioni usate nel settore, le bottiglie in PET rappresentano ormai quasi i 4/5 del totale consumo di acque confezionate, in grandissima parte di competenza delle bottiglie nei formati grandi per il consumo familiare (1,5 e 2 litri). Il formato da 1,5 litri (quasi sempre comprato in fardelli da 6 bottiglie) rappresenta oltre due terzi dei volumi PET, mentre il formato da due litri si è particolarmente diffuso nelle regioni meridionali e insulari. Continuano a svilupparsi i consumi delle confezioni single serve, particolarmente la mezzo litro, che ha ormai raggiunto una quota a quantità del 6 %, ma con valori quasi doppi (prezzo medio al litro di ca. 50 centesimi). Il mezzo litro è la confezione regina nel consumo fuori casa, a passeggio, in ufficio, nei viaggi e nello sport (in quest’ultimo caso spesso dotata di tappi push&pull). I produttori a maggior volume operano anche con bottiglie monodosi inferiori al mezzo litro destinate al consumo infantile, con confezioni speciali (baby bottle) di particolar attrattività ludica. Diversi produttori hanno sviluppato anche un formato litro in PET, con confezioni dal design speciale destinate al canale ristorazione (in alternativa alla bottiglia di vetro). Più di recente c’è stato anche il lancio del formato litro in PET (leggero e poco ingombrante) destinato ad un consumo fuori casa, in alternativa alla mezzo litro che spesso risulta insufficiente durante la giornata. Le bottiglie in vetro (in genere con vuoto a rendere) dominano invece nei canali dell’Horeca e del porta a porta. Per le bottiglie in vetro i produttori stanno scoprendo sempre più l’opportunità di migliorare il proprio posizionamento attraverso l’adozione di nuovi design prestigiosi e di carattere artistico.
IL PACKAGING E LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Negli ultimi tempi il packaging è diventato uno dei fattori chiave attraverso cui le imprese produttrici tendono a qualificarsi al pubblico per un orientamento alla sostenibilità e alla difesa dell’ambiente, con investimenti continui per migliorare i processi produttivi e creare bottiglie ad alta efficienza ed a minore impatto ambientale. L’affinamento e l’introduzione di nuove tecnologie di produzione delle bottiglie in PET ha consentito a tutta l’industria di ridurre drasticamente il consumo di plastica (alleggerimento continuo delle confezioni) ed i costi di energia. Inoltre anche in Italia, come nel resto dei Paesi europei, è stata avviata da alcuni produttori l’imbottigliamento dell’acqua minerale in bottiglie con PET riciclato. Di recente è stato anche introdotto il c.d. “fardello invisibile” costituito da due semplici reggette in pet e pp, una orizzontale per tenere unite le bottiglie e una verticale per il trasporto, che sostituiscono il tradizionale imballo in pellicola di plastica termoretraibile, con un sensibile risparmio di energia e materiale plastico. Alcuni produttori, infine, hanno cominciato ad adottare delle bio-bottiglie in plastica vegetale e questi nuovi materiali rappresenteranno una novità rilevante per tutto il settore, non solo della acque minerali, ma anche degli altri soft drinks. Va rilevato che il tema dell’eco_sostenibilità è diventato oramai una delle argomentazioni chiave nella comunicazione di alcune marche di acqua minerale.
Fonte: Tratto dal nuovo annuario settoriale BEVITALIA 2013-14 di Beverfood.com Edizioni.
Per maggiori informazioni e immagini si rimanda all’annuario in questione: