Monteverro presenta il formato 0,375 l delle sue 4 etichette principali: Monteverro, Terra di Monteverro, Chardonnay e Tinata. Una proposta in linea con le richieste del mercato: sempre più numerosi i single che frequentano enoteche e ristoranti
La richiesta maggiore del formato da 0, 375 l arriva dal mondo della ristorazione, che può così soddisfare le esigenze – sempre più differenziate – della clientela. Ma con la bella stagione sono l’ideale anche per piccoli tasting all’aperto, gite in barca o pic-nic in campagna: coniugano una scelta economica alla curiosità enologica di chi vuole etichette di qualità in ogni occasione.
COME NASCE MONTEVERRO
Fu tutta colpa di un Premier Grand Cru Classé di Bordeaux. Una sera con un amico in quel di Losanna si aprirono mondi nuovi a Georg Weber, giovane studente universitario: quel calice influenzò la sua vita e non solo quella privata. Fu il primo tassello di un progetto che nell’arco di qualche anno lo ha portato nel sud della Toscana, a Capalbio. Nasce così nel 2003 Monteverro, un’azienda gioiello situata in un territorio che sino ad allora non aveva registrato nessun successo particolare nel mondo enologico. Prima di acquistare quei 50 ettari a metà strada tra Capalbio e il mare, Georg Weber volle assicurarsi che ci fossero tutte le condizioni per produrre un grande vino, affidando a certezze agronomiche l’attrazione immediata per quelle dolci colline. La scelta dei vitigni impiantati riflette con tutta evidenza quali siano i vini del cuore della proprietà: Chardonnay e Vermentino per i bianchi, e poi Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot, insieme a Syrah e Grenache. Il 2008 ha visto la prima vendemmia e dal 2011 le bottiglie di Monteverro – declinate in cinque diverse etichette – hanno iniziato la loro strada nel mondo.
+INFO: UFF. STAMPA:
www.monteverro.com
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