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Classici o signature. La mixology ormai è sempre più protagonista delle tavole degli italiani e anche durante le festività natalizie c’è chi non rinuncia a un buon cocktail. Non solo durante il cenone ma anche per il brindisi di fine anno o per accompagnare i dolci della tradizione. Per approfondire il tema niente di meglio che ascoltare i suggerimenti di alcuni dei più celebri bartender della Capitale. Con un filo conduttore. Lo champagne cocktail quale must assoluto di queste ricorrenze. Non ha origini ben definite, non sappiamo da chi e quando sia stato inventato ma, alcune testimonianze ritrovate nei libri di Jerry Thomas, lo collocano intorno al 1865 e da allora non ha mai smesso di sedurre.
“Durante tutto l’anno aspettiamo il periodo delle feste natalizie per trascorrere momenti indimenticabili con gli affetti più cari, gli amici e la famiglia. Proprio per questo, è tradizione festeggiare e brindare con un buon bicchiere – ci racconta Mattia Capezzuoli, bar manager del leggendario Hotel de Russie – I cocktail che spesso vengono abbinati al Natale sono a base di spezie come cannella, chiodi di garofano, vaniglia o zenzero e, proprio per questo, abbiamo creato un cocktail in stile “Punch” perfetto per questa festa. Il nostro “Floral Harmony Punch” è un drink a base di brandy, Tè nero, zenzero e agrumi. Uno special con un basso tenore alcolico, aromatico e speziato, ottimo da abbinare ai classici piatti della tradizione natalizia. Per il momento più atteso, il brindisi, d’obbligo un ottimo champagne cocktail di cui suggerisco le dosi. 20ml Cognac Courvoisiere VSOP, 1 Zolletta di zucchero, 3dash Angostura Bitters, 90ml Champagne Charles Heidsieck Brut. Invece per i dolci classici come panettone e pandoro, niente di meglio che il nostro Elderflower Sour, cocktail ispirato ai bellissimi fiori presenti nel Giardino Segreto dell’Hotel De Russie, un luogo incantato immerso nella natura. Questo drink è un twist su un classico South Side Sour, cocktail fresco e beverino risalente agli inizi del ‘900”.
Idee chiare anche per Nicholas Pinna head mixologist dell’Hotel Locarno: “Un classico french 75 (gin, limone, zucchero liquido e champagne) per le feste è perfetto come cocktail con champagne elegante e il perlage fa subito gioia altrimenti un nostro “La Belle Vie” anch’esso con champagne, liquore ai fiori di sambuco e bitter alla lavanda servito in un bicchiere da Barolo che ne esalta i sapori e gli dona uno stile glorioso. Lo abbinerei con gli antipasti perché le parti amaricanti preparano al pranzo e il french 75 con i dolci. Le botanical del gin aiutano la digestione e lo champagne mette allegria. Con il panettone accosterei un nostro “amaretto shock” preparato con Amaretto Adriatico White, Cognac e Sour mix. Il contrasto tra dolce e aromatico si sposa benissimo, e per brindare al nuovo anno senza alcun dubbio si ritorna con un classico champagne cocktail. Forte ma allo stesso tempo delicato e festaiolo”.
Punta sul tailor made Fabrizio Valeriani, Bar Manager de Il Marchese: “Abbiamo creato un cocktail ad hoc, l’Amore fizz, ispirato anche dalla nuova soda prodotta da Luca Argentero che sa di Amore e si chiama Amore. Quale momento dell’anno migliore per ricordare l’importanza di questo sentimento? E lo facciamo con i seguenti ingredienti, Gin brando 45 cl, 1 cl succo yuzu,1 cl te verse syrup, Top sodaamore. Sicuramente lo suggerisco con un antipasto, oppure con un piatto healty a base vegetale, altrimenti con una proteina come il tonno se parliamo di pesce oppure pollo. Invece il panettone si sposa ad un cocktail champagne con una carica alcolica bassa tendente sul dolce e piccante come il nostro Cavaliere di Franciacorta. E per il momento del brindisi, alternanza di drink Twist and classic, che sono poi la mia passione e rispettano il mio credo e il mio lavoro”.
Svolge una riflessione su questo momento dell’anno Riccardo Marinelli, bar consultant Les Ètoiles: “È sempre importante analizzare la stagionalità e quindi orientarsi anche su tutto ciò che a livello cromatico porta verso i colori caldi della terra, con componenti aromatiche importanti, come i grandi vermut, i bitter aromatici italiani, che giocano un ruolo fondamentale sia per la miscelazione degli aperitivi, che per i grandi cocktail. Questo periodo dell’anno, per via delle temperature basse, è perfetto per le bevute che definisco “da meditazione”, largo quindi ai twist su dei Negroni, sugli Old Fashion, oppure un Manhattan realizzato con un vermut più spinto, o da bilanciare con qualche bitter più speziato, natalizio, sviluppato con della cannella o dei chiodi di garofano. Per un drink del periodo penserei anche a un citrus, un agrume su tutti è il mandarino, che fa subito Natale. La proposta è quindi un sour, da preparare con un distillato o uno sciroppo di zucchero o del miele per la parte dolce, e affidare la parte acida del cocktail al succo di limone e di mandarino. Per il brindisi senza dubbio la bolla non può mancare, italiana se possibile, Franciacorta, Trento Doc. Un grande classico potrebbe essere uno champagne cocktail, con zolletta di zucchero, un bitter aromatico, una leggera dose di distillato d’uva o un cognac, per colmare con un grande spumante. Oppure, se il brindisi è lontano dal dolce, un altro drink adatto è il French 75, a base gin, succo di limone, sciroppo di zucchero, viene shakerato e poi ultimato con l’aggiunta di uno champagne. Fa delle durezze e delle acidità la sua cifra e per questo è perfetto per il brindisi, ma va bevuto lontano dal dessert”.
Chi ama le atmosfere glamour e dall’allure internazionale fa tappa all’Hi-Res, ristorante e cocktail bar dell’Hotel Valadier. Da questo osservatorio privilegiato del buon bere, la bar manager Magdalena Rodriguez Salas suggerisce come drink: “Le fil rouge” con note di amaro di rabarbaro che segue il punt e mes e la dolcezza del fermentato di frutti rossi. Lo abbinerei con il trancio di rombo scottato proposto dal nostro chef Marco Pullano. La dolcezza del rombo e del broccolo, la parte fruttata e aspra, ma con un leggero retrogusto piccante delle olive si contrappone all’amaro del vermut. Sul pairing con il panettone, consiglierei il “Rob-B-Hood”, il nostro whiskey sour con tè affumicato, trasparente ma pieno di gusto dolce e astringente. Decisamente intrigante come mix. Il brindisi di fine anno chiama le bollicine, ma se dovessimo optare per un’alternativa proporrei il “Malagüena Salerosa”, una cremosa margarita al dragon fruit”.
I sapori della tradizione italiana contraddistinguono la proposta del bar manager di Wisdmoless, Dario Comis: “Sicuramente il mio pairing verte su una selezione di drink di aperitivo da abbinare alle portate da antipasto, e il vermouth la farebbe da padrone. Arrivando alla fine del pasto mi focalizzerei invece su due abbinamenti. Un Mulata Daiquiri con il pandoro e un drink più strutturato come il Right Hand per il panettone classico. In quanto al brindisi di fine anno, sceglierei uno dei signature del nostro locale. Il Sour Grapes dove Rum Zacapa 23 e uva bianca si combinano per esaltare le note fruttate e complesse di quest’ultima, replicando anche la freschezza degli Ice Wine“.
Alessandro Pezzola e Giacomo Tognoni, bartender di Metropolita lavorano molto sui contrasti: “Da abbinare al panettone abbiamo un bel drink, il Late Breakfast. Un mix di Wild Turkey bourbon al caffè, amaretto bianco Adriatico, latte di mandorla, latte di soia, nocciola e zucchero, top di spuma al cornetto. Oppure il Deep Purple, ovvero Bulldog gin, Campari bitter, Aperol, vino rosso, maraschino, sherbet melograno e arancia con top spuma di carota viola. Ma durante queste feste abbiamo rivolto un’attenzione anche a qui vuole bere più leggero. E in stile con la tendenza dei Low Alcol abbiamo pensato allo Cherry Cask con Campari bitter, amaro Lucano, Vermouth del Professore, vino rosso, orange bitter, soda alla ciliegia. Ma per suggellare Capodanno, l’opzione migliore è I’m in the clouds, Vodka, liquore alla violetta, vermouth Mancino Sakura, umeshu, pompelmo, bitter al fieno, miele alla camomilla, acido di Champagne e come side zucchero filato. Note dolci da post cena con lo zucchero filato che fa da dolce e si affianca alla sfumatura dello champagne”.
Infine per Riccardo Rossi, bar manager di Freni e Frizioni: “Credo che nessun cocktail possa rappresentare meglio lo spirito natalizio di un Punch. Questo è un periodo di aggregazione, ricongiungimento con i propri cari e cosa c’è di meglio di uno “sharing cocktail”, un drink che va bevuto in condivisione? Inoltre viene spesso preparato con delle spezie “calde” tipiche proprio di questo periodo che per me lo rendono un ottimo drink da bere a fine pasto magari insieme ai dolci. Per il brindisi di fine anno io rimarrei sui classici, i signature li lasciamo per altre occasioni. Dopo aver brindato a mezzanotte obbligatoriamente con delle bollicine, io accoglierei il 2025 con un classico ed elegante Martini Cocktail”.
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