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La Montina continua a crescere e che navigava vista dato comunque il periodo di incertezza che domina. Tra scenari di guerra e carovita, abbiamo intervistato Michele Bozza, General Manager de La Montina che traccia un quadro sostanzialmente positivo della storica cantina di Monticelli Brusati in Franciacorta.

-Che anno è stato per le bollicine de La Montina?

Direi che il 2022 per noi è stato un anno comunque buono nonostante lo scenario difficile. Continuiamo a crescere anno su anno, ci apprestiamo a chiudere l’anno con + 22% sul 2021 che comunque era stato un altro anno buono, rispetto al 2020 dove comunque avevamo tenuto sia a livello di volumi che di ricavi. Noi non siamo una azienda energivora, ma gli aumenti li abbiamo subito indirettamente come tutti, dall’aumento dei costi su materie prime e dei prezzi con l’inflazione.

Michele Bozza nel suo tour recente in Usa e Canada

– Il segreto de La Montina?

– Sfruttiamo il traino positivo del momento che stanno vivendo bollicine e la Franciacorta in generale. Il nostro oggi semmai è un problema inverso, quello di cercare di accontentare tutti, anche perché le ultime annate non sono state troppo generose dal punto di vista quantitativo e la produzione si è assestata su circa 400.000 bottiglie annue.

Vi state concentrando su nuovi investimenti in vigna?

– L’obiettivo è quello di aumentare la nostra capacità produttiva anche per fare fronte ad annate segnate da rese minori dato i cambiamenti climatici in atto. Un discorso che stanno facendo anche altre cantine in zona, quindi non è semplicissimo avere il diritto di reimpianto per nuovi terreni oppure trovare vigneti già in produzione da affittare. Nel 2021 abbiamo acquisito 18 ettari in conduzione, ci stiamo muovendo per trovare altre vigne.

-Dal punto di vista commerciale avete completato il lavoro di riorganizzazione della rete vendita?

– Nel 2022 abbiamo attivato in totale 45 città con relativi agenti per coprire buona parte del territorio nazionale, ci siamo dovuti fermare perché non avrebbe senso aprire nuovi mercati quando non sei certo di poter soddisfare la domanda se non hai il prodotto. Una attività seguita direttamente da mio cugino Daniele che ha la responsabilità della rete commerciale Italia e ha fatto un grande lavoro di sviluppo e consolidamento, insieme a un team giovane molto capace e motivato.

Sull’estero invece come vi state muovendo?

– Sono reduce da una trasferta negli Usa dove mancavamo da un paio di anni in presenza, andare di persona a trovare i nostri partner con l’importatore fa sempre la differenza, tutta un’altra storia rispetto alle degustazioni virtuali. Quattro tappe in California, Texas e New York, in questo viaggio abbiamo anche aperto il Canada come nuovo mercato e siamo stati a Toronto, bellissima città con un target medio alto, dove la Franciacorta si sta facendo conoscere piano piano anche se siamo una piccola nicchia.

-Il ritorno allo scudetto del Milan, con brindisi La Montina?

– Da tifosi milanisti prima di tutto siamo stati contenti di festeggiare, poterlo fare con La Montina vino ufficiale della squadra guidata da mister Pioli ha avuto un sapore speciale. La partnership funziona, chiaramente dopo la vittoria dello scudetto abbiamo visto un sensibile aumento sul Franciacorta Rossonero, quando vince il tifoso è più propenso a investire anche nei gadget legati alla squadra. Da segnalare in tema sport che per il terzo anno consecutivo saremo official sponsor della Pallacanestro Brescia.​

– Pronti per Natale, avete in serbo qualche novità?

– Dal punto vista di prodotti abbiamo lanciato la nuova edizione del Quor Nature Franciacorta millesimato 2016 che racconta anche una bella storia della famiglia Bozza. In generale Natale è un periodo per noi molto intenso, vedo segnali confortanti da parte delle imprese per la regalistica, anche in un contesto come quello locale molto influenzato dagli effetti del caro energia.

Sulla parte eventi a Villa Baiana il bilancio dell’anno?

– Basta un dato per far capire come si sia ripresa l’attività legata a matrimoni ed eventi aziendali, a settembre abbiamo lavorato ventisette giorni nel mese, un indotto importante per noi anche perché giochiamo in casa ed è la migliore occasione per conoscere i nostri vini da vicino. Speriamo di non doverci fermare ancora con restrizioni e limitazioni, ormai credo che si sia capito come gestire e convivere con il Covid anche se non bisogna mai abbassare la guardia.

INFO www.lamontina.it

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