Take me to the Moon c’e scritto sulla parete di fronte all’entrata, ancor più visibile quando si illumina di sera. Un locale che punta in alto il MOON Milano, con una proposta stilisticamente molto bella e un’offerta di food&beverage davvero bilanciata e ben riuscita. Per chi scrive l’angolo dove sorge al civico 49 di Via Stendhal non è un luogo qualsiasi. Ricordi, emozioni, anni vissuti al massimo al piano superiore della palazzina. Una sindrome di Via Stendhal dove ci lasciamo rapire dalla bellezza del locale, dalla bontà del cibo e dei drink di qualità. Siamo stati al MOON Milano in una serata d’ottobre speciale, dedicata a un food pairing con protagonista Engine Gin. Ma il vero protagonista è il locale stesso, capace di proporre serate a tema alla ricerca dei nuovi trend.
CONCEPT MOON L’idea arriva dalla mente fresca di due giovani ragazzi. Mattia Grignani ed Enrico Sangalli, rispettivamente 23 e 24 anni, giovani ma con sicurezza e grinta da vendere, accomunati da una grande passione e un forte interesse per la buona cucina, la cultura del vino e la mixology. Un concept che nasce dalla natura intrinseca della luna che possiede al contempo una faccia illuminata e ben conosciuta e una faccia scura e nascosta sconosciuta ai più. “Insieme al mio socio ci siano affacciati a questa avvenuta carichi di entusiasmo e di voglia di fare- commenta Mattia Grignani – ci piacerebbe esportare il format anche in altre città. Il locale ha molte potenzialità, sino a qualche anno fa era molto frequentato grazie ai ragazzi del Boh che si sono fatti conoscere non solo in questa zona ma in tutta Milano, stiamo cercando di ricreare la stessa atmosfera ma con più qualità e tenendo una fascia di prezzo appetibile”. Un concetto che si concretizza nella doppia natura di MOON Milano, da una parte grandi classici rivisitati in chiave moderna e dall’altra proposte fortemente influenzate da culture lontane e meno conosciute o del tutto innovative.
DRINK LIST SPAZIALE La proposta beverage comprende un’accurata selezione di vini italiani provenienti da cantine affermate e popolari, insieme a cantine di nicchia ed emergenti. Ma al MOON si va anche e soprattutto per un cocktail, grazie a una Drink List che associa classici tradizionali a signature direttamente dallo spazio che esprimono appieno l’essenza del locale. “Qui tira tanto il Gin, il nostro è un target di clientela dai 25-35 anni a salire, con loro e più facile approcciate il cocktail in abbinamento al cibo, proponendo alcuni drink realizzati appositamente per dei piatti che si sposano bene- spiega il Barmanager Loris Mauro– Stiamo testando varie tipologie e format per conquistare questa zona, piano piano ci sai facendo conoscere”. In wine list anche qualche chicca estera, soprattutto spumanti, una carta dei vini ragionata e ben bilanciata dove la clientela difficilmente può sbagliare scelta, tra etichette ricercate e piccole realtà, frutto di una ricerca sul territorio nazionale. In programma alcune degustazioni con cantine italiane, con una formula al giusto rapporto qualità prezzo consente di assaggiare vini e qualche stuzzicheria del locale. Si è partiti con la cantina lombarda Dosio, la prossima tappa saranno i vini siciliani di Tasca d’Almerita i protagonisti. Tornando alla drink list, comprende gli intramontabili, sapori che non passano mai di moda, ma anche nuove proposte nate dalla mente creativa e sapiente dalla mano del barman, per abbinamenti perfetti, tra cibo e cocktail, per un’esperienza extra galattica.
CIBO E DESIGN Il locale gioca su fattori estetici ispirati al design e al minimalismo. Sedie e tavoli comodi ma dalle linee curate, la scritta super instagrammata a cui farà seguito anche un disegno di un uomo sulla luna in una nicchia. Tanta luce, sia al tavolo ma anche una luna a lampadario che sovrasta il bancone. A dominare la scena un tavolo in legno, un social table destinato alle tavolate dove condividere alcuni piatti. L’offerta food racchiude must della cultura italiana e piatti esteri che sempre più si stanno affermando e si affermeranno nel moderno panorama milanese. La cucina è composta da un team di tre persone con la supervisione in consulenza di Marco Ferrari. Doveva nascere come una risotteria, visto che uno dei due soci produce riso di altissima gamma, il risotto non manca restando fedeli alla tradizione gastronomica italiana, a c’è anche qualche proposta che richiama sapori di terre lontane, come il Bao diventato già un cult. Viene data importanza tanto ai piatti di carne quanto a quelli di pesce, senza dimenticarsi quelli vegetariani, mostrando particolare cura nella raffinata ricerca delle materie prime. Un viaggio spaziale alla scoperta di nuovi sapori e dalla nostra missione di rivisitare i classici, aprendosi alle novità. Dall’apertura di qualche mese fa i ragazzi del MOON si stanno facendo largo in zona Solari, aperti anche a pranzo è indicato sia come business lunch, mentre la sera ideale come aperitivo e per cena.
INFO www.moonmilano.it