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Al Bano Carrisi, le sue tenute in Salento, i suoi vini, le sue canzoni e una wine cocktail competition ispirata alla musica. “Scegli una canzone e inventa il tuo drink”: l’evento dello scorso 8 novembre organizzato da ABI Professional ha permesso di raccontare una delle icone della canzone italiana in un modo un po’ insolito, la miscelazione.
La giornata si è svolta nel verde della campagna di Cellino San Marco, in provincia di Brindisi, dove Al Bano ha costruito un borgo antico tra bosco, vigneti e uliveti, a pochi km dal Mare Adriatico e dal Mar Ionio, che permette di riscoprire una Puglia ricca di tradizioni, profumi, grandi piatti e ottimi vini. Con quelli di Al Bano, in quest’occasione, assoluti protagonisti. “Un giorno promisi a mio padre che gli avrei costruito un’azienda vinicola”, ci ha raccontato proprio lunedì. “Mi rispose: ‘Sogni! La realtà è dura!’. Quando poi, anni dopo, tenne per la prima volta in mano la bottiglia di ‘Don Carmelo’, il vino che porta il suo nome, gli vennero gli occhi lucidi. Mi guardò e con orgoglio mi disse: ‘Uè! Hai una testa dura come i somari!’. Esattamente così, nel 1973 è nata l’azienda vinicola Al Bano”.
L’amore e il rispetto per la terra, d’altronde, è un principio che Al Bano ha imparato sin da bambino. Nato in una famiglia di contadini, il cantante non ha mai perso questi valori neanche una volta trasferitosi a Milano, dal lavoro di cameriere fino al successo nel mondo della musica. Proprio come hanno potuto appurare i 20 concorrenti dell’Associazione Barmen Italiani che si sono sfidati a suon di drink, partendo dai vini e dalle canzoni di Al Bano come ingredienti principali. Il compito era facile a dirsi, ma non altrettanto a realizzarsi: ogni partecipante, con adesioni da tutta Italia, doveva infatti presentare a due giurie (una tecnica, l’altra di degustazione) un cocktail a base vino legato ai maggiori successi di Al Bano.
A trionfare è stato il barman Alfonso Storlesi, vincitore del primo premio grazie al suo drink “A Famigghia”, realizzato con 4 cubetti di limoni, 4 gr di zucchero semolato, 20 ml di liquore alle pesche di Bivona homemade, 40ml di vino bianco Felicità, dadolata di pesche, una decorazione di limone e arance disidratate e, infine, spruzzi di profumo al gelsomino. Una proposta profumata e genuina, che ha riportato la giuria all’essenza della vita, della natura e anche dei già citati principi che caratterizzano le Tenute Al Bano Carrisi.
Presentato da Marco Giovarruscio e organizzato dal Coordinatore della Sezione Puglia di ABI Professional, Vito Caputo, l’evento ha regalato momenti di condivisione e armonia dopo un periodo non facile per tutto il mondo della ristorazione e dell’ospitalità. “Ben vengano i barman, grazie a loro e alle loro invenzioni si riesce a portare un po’ di allegria nella gente. Com’è che si dice sempre? In vino veritas. E proprio a partire dal vino, in questo caso, l’arte dei bartender ha fatto la differenza e permesso la creazione di tanti cocktail divertenti e originali”, le parole raccolte da Beverfood.com a Cellino San Marco del vincitore di 26 dischi d’oro e 8 dischi di platino, l’intramontabile Albano Antonio Carrisi.
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