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Napoli, scoperto l’olio d’oliva più antico del mondo


Sotto montagne di ricordi e reperti, in un luogo magico e ricco come il deposito d’un museo, sono state ritrovate gocce di storia: Alberto Angela ha ufficializzato la scoperta di un’ampolla di vetro che contiene l’olio d’oliva più antico del mondo.

La scoperta risale in realtà al 2018, quando il celebre divulgatore si trovava al MANN di Napoli per girare un servizio per SuperQuark: negli sterminati (e preziosissimi) depositi del Museo Archeologico partenopeo, Angela aveva intravisto un’ampolla di vetro con un materiale solidificato e perfettamente conservato. “Sono 25 anni che realizzo contenuti su Pompei, e avevo subito compreso la portata storica di quel reperto dimenticato nei depositi: quella bottiglia si trovava nel Museo dal 1820, quando era stata scoperta durante alcuni scavi di età Borbonica e collocata in questi sterminati depositi assieme a migliaia di altri reperti. Di quella bottiglia si era poi persa la memoria e, soprattutto, nessuno l’aveva mai studiata…”. Testimonianze sull’uso dell’olio d’oliva risalgono al 4000 a.C., ma mai era state scoperte tracce provenienti da epoche così lontane.

Angela aveva quindi proceduto a contattare il dottor Giulierini, direttore del Museo, “che si era subito dimostrato entusiasta: avevamo annunciato questo ritrovamento nel settembre del 2018 in occasione della conferenza stampa di presentazione della puntata di Stanotte a Pompei, che tenemmo proprio al MANN di Napoli”. Servivano accurate analisi di laboratorio per comprendere di cosa si trattasse, e a distanza di due anni è stato finalmente svelato: olio d’oliva, precisamente “l’olio di oliva più antico del mondo, sopravvissuto all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e poi dimenticato nei depositi del museo”, come racconta Angela in un lungo post su Facebook, nel quale allega il link alla pubblicazione internazionale della rivista Nature, che certifica la scoperta.

Carissimi,
è con grande piacere che voglio condividere con voi una notizia arrivata proprio in questi giorni. Per…

Pubblicato da Alberto Angela su Venerdì 13 novembre 2020

 

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