L’Olivotto, una pasta di olive dolci, il tronchetto e il liquore alle olive di Celina di Nardò con ricetta dello chef Andrea Serravezza da Martano in provincia di Lecce; i mille sapori delle olive da tavola di Ficacci nel Lazio che colleziona tra le altre le varietà Itrana, Leccino, Nocellara, Taggiasca. Il fruttato intenso e l’amaro piccante, ma non troppo, della Coratina di Puglia, il profumo accattivante della varietà Frantoio di Toscana e quello della Nocellara del Belice di Sicilia come base per gli Aperivolio all’evento biodiversità italiana, alta qualità europea a Bruxelles al Parlamento Europeo.
Gli aperitivi all’essenza di olio extra vergine di oliva di alta qualità stanno diventando la nuova tendenza dell’happy hour in Italia perché “fanno la differenza dall’aperitivo normale perché più ricercati e da intenditori . Contengono una leggera base alcolica o di frutta, a seconda del gusto del consumatore, che non copre ma libera il fruttato dell’olio extra vergine di oliva”. Afferma Gerardo Monaco bar manager dell’Holiday Inn express Rome San Giovanni, una carriera tra Nord, Sud e isole comprese in Italia e poi Svizzera e Regno Unito. Origini campane, da Oliveto Citra (SA), nel nome del paese natio la conferma che l’olio extra vergine di oliva è patrimonio inscindibile dal paesaggio del Mediterraneo. L’Apervolio rappresenta una contaminazione delle abitudini alimentari. “E’ un modo per incrociare il gusto di nuove fasce di consumatori avvicinandole ad un prodotto che notoriamente viene utilizzato in cucina e non al bar”, afferma Pietro Sandali direttore generale di Unaprol. E come giocare di sponda per colpire l’obiettivo. Aggiunge più salute e anche un pizzico di sapori del territorio. La biodiversità italiana sta pure in questo: “creare – sottolinea Sandali – nuove opportunità di mercato per qualificare l’offerta di qualità europea nel mondo”.
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