Nasce Vino Connect Sicilia, la nuova realtà che accelererà lo sviluppo della filiera vitivinicola.
I principali obiettivi sono: costituire una cooperativa di comunità e favorire l’aggregazione in Sicilia tra realtà locali unite dalla produzione vitivinicola; tramandare e ampliare la conoscenza della cultura enologica; rinnovare e generare percorsi innovativi di sviluppo con strategie, risorse umane ed economiche comuni.
Sono ambiziosi gli orizzonti di Vino Connect Sicilia e del progetto “Il Credito Cooperativo acceleratore per lo sviluppo nelle aree dalla Val di Noto alla Val Di Mazara: terre dei vini” gestito e coordinato dall’associazione Vivi Vinum in sinergia con la Bcc Pachino e la Bcc di San Cataldo, Federcasse, Confocooperative Sicilia, supportato da Azure Consulting e finanziato da Fondo Sviluppo Spa.
Il programma delle azioni di Vino Connect Sicilia e gli obiettivi perseguiti dalla costituenda filiera saranno presentati, per la prima volta, venerdì 22 settembre alle ore 10.30 al Feudo Maccari di Noto.
Interverranno Walter Guarrasi (presidente Vino Connect Sicilia e Vivi Vinum Pachino), Concetto Costa (presidente Bcc di Pachino e Presidente Federcasse Sicilia), Salvatore Saporito (presidente Bcc San Cataldo), Luciano Ventura (segretario generale Confocooperative Sicilia), Maurizio Campo (direttore di progetto per Vivi Vinum Pachino e Bcc Pachino), parteciperanno Natalina Petralito (sindaco di Pachino), Corrado Figura (sindaco di Noto), Rachele Rocca (sindaco di Portopalo di Capo Passero), Giovanni Spadola (sindaco di Rosolini), Innocenzo Leontini (sindaco di Ispica), Rossana Cannata (sindaco di Avola).
La cooperazione tra le cantine contribuirà ad ampliare la rete in ogni azione e a potenziare nel tempo la performance della Sicilia del vino. L’intento arduo e stimolante è creare una cooperativa di comunità sempre più ampia, evoluta e collaborativa per sviluppare la crescita della filiera. Il progresso a lungo termine potrà concretizzarsi grazie alla condivisione di attività con la massima resa in termini di ricchezza culturale, turistica, finanziaria. Dal confronto emergeranno gli obiettivi congiunti che potrebbero diventare più facili da raggiungere: una sola voce, più forte ed efficace, per arrivare dritti alle istituzioni e alle organizzazioni impegnate a tutelare il mondo agricolo, la produzione endemica e il patrimonio enogastronomico che l’Isola vanta.
Facendo rete si creeranno scambi enogastronomici con altre regioni d’Italia e d’Europa, che siano impulso per una terra dal forte potenziale. Sarà possibile rilanciare antichi mestieri, formare nuove figure professionali e tracciare nuovi percorsi museali per generare attrazione per i turisti, sempre più alla ricerca di esperienze enogastronomiche. Nelle diverse attività della cooperativa di comunità saranno coinvolti produttori e cultori del vino, imprenditori e sommelier, università e scuole.
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